Confcommercio, Romano: "Da Governo aiuti concreti"

"Anche la Camera di Commercio deve fare lo stesso"

confcommercio romano da governo aiuti concreti
Benevento.  

Confcommercio Benevento interviene sulle misure di maggio del Governo in favore di imprese e negozi: "Finalmente grazie alle pressioni di ConfCommercio sul Governo centrale si attende a breve il decreto cosiddetto di maggio; probabilmente già in questa settimana con misure di effettivo sostegno alle imprese colpite dalla pandemia da Covid-19 che hanno subìto un calo di fatturato.

Il nuovo provvedimento mette in campo 55 miliardi: complessivamente una somma di 80 miliardi, il doppio del precedente che in tempi normali significa due finanziarie e mezza.

Interventi a fondo perduto, ristoro integrale del costo degli affitti dei locali per 3 mesi, di qualsiasi natura e dimensione, misure per eliminare gli oneri fissi sulle bollette che così saranno quasi del tutto annullate per tutti quelli che sono rimasti fermi.

E non è tutto: il Governo si è dichiarato pronto a rifinanziare ulteriormente in caso di bisogno.

ConfCommercio ha così raggiunto l’ importante risultato ponendo a base delle sue richieste il fatto che il Covid-19 ha colpito un tessuto produttivo che era già fragile: ad aprile il sistema economico italiano ha avuto una riduzione della produzione di oltre il 50-55% che si estende ad un calo di volume della produzione di tutti i comparti produttivi nell'ordine di oltre 500 miliardi di euro su base annua.

Anche a livello territoriale ConfCommercio si muove con fermezza: ha chiesto al consiglio della Camera di Commercio di porre in essere supporti reali alle imprese, tra l’altro anche autorizzati dal Ministero, attraverso l’utilizzazione di somme che l’ente tra l’altro ha riscosso dalle stesse imprese con il versamento del diritto annuale; nessuna gestione di somme da aiuto di Stato ma l’impiego delle somme scaturenti dal mancato impiego di risorse eseguito negli anni dalla Camera di Commercio.

Aiuti concreti, certi, equi, trasparenti, sburocratizzati ma perfettamente legittimi se disposti con delibera di consiglio camerale in deroga al vigente regolamento dell’ente per la concessione di contributi volto ad accrescere gli interventi propositivi economici camerali nell’ottica virtuosa di una fattiva collaborazione, sia istituzionale che con le imprese -ha affermato ConfCommercio Benevento attraverso il suo vertice, Nicola Romano.

Romano ha anche dichiarato che se dovessero persistere da parte della Camera di Commercio atteggiamenti che in qualsiasi modo diano il fianco alla burocrazia, sicuramente la cosa più ovvia potrebbe essere quella di deliberare il rimborso del diritto annuale che le imprese sono tenute a pagare per gli anni 2020 e 2021 piuttosto che ingenerare forme di pubblicità per aiuti legati all’abbattimento del tasso d’interesse sui finanziamenti bancari o per l’improvvido ristoro a fondo perduto delle spese sostenute per la sanificazione dei locali e per l’approvvigionamento dei dispositivi di sicurezza, che già INVITALIA ha disposto con interventi migliorativi rispetto a quanto deciso dall’ente camerale (INVITALIA finanzia il 100% delle spese mentre quello camerale solo il 50%).

ConfCommercio bolla le azioni messe in campo dalla Camera di Commercio definendole inadatte al cospetto della pandemia economica in atto, utili solo a fornire fuorvianti notizie alla Stampa che facilmente diventano inattesi boomerang che ledono indelebilmente l’immagine e la dignità dell’ente e dei suoi rappresentanti in assenza di un modello di Rating della governance pubblica fondato sull’esigenza di valutare in modo integrato non solo lo stato di salute economico, finanziario, etico, amministrativo, gestionale e manageriale di un ente ma anche le sue policies ed i suoi servizi adottati, al fine di veramente certificare il suo grado e la sua capacità di saper soddisfare le esigenze e le aspettative di sviluppo di cittadini e imprese così raggiungendo gli obiettivi strategici fissati nella fase di programmazione.

E’ questo il momento in cui la governance pubblica deve assumere il ruolo di crocevia delle decisioni ed azioni per lo sviluppo del territorio in chiave federalista fondato sul perseguimento dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, sempre più centrale nel processo di costruzione di una nuova architettura istituzionale, caratterizzata da una moderna governance pubblica.