Lonardo: "M5s - Lega? Come Lauro, ma l'altra scarpa non c'è"

Duro intervento in aula della senatrice contro il Def

Benevento.  

Grosse critiche da parte della neo senatrice Sandra Lonardo Mastella di Forza Italia per il Def portato in aula dal Governo.
Nel suo intervento la Senatrice ha evidenziato tutte quelle che a suo dire sono criticità all'interno del documento e di conseguenza per i programmi di Lega e Movimento Cinque Stelle da lei giudicati irrealizzabili.


Una citazione per Achille Lauro e le sue leggendarie campagne elettorali usata come parallelismo per quanto messo in campo oggi dai gialloverdi: “Come emerge dall’impostazione che sottende il DEF, primo vero atto politico-economico del nuovo esecutivo, sono rimandate a data da destinarsi le tanto propagandate misure di sostegno al reddito, mentre resta tutta in piedi una visione dualista del Paese, destinata ancora una volta a penalizzare il Sud.
Mi viene da fare un parallelismo, purtroppo triste ed amaro, mi viene da pensare ad Achille Lauro che per accaparrarsi voti inviava un paio di scarpe agli elettori; una prima e l’altra solo dopo l’avvenuta elezione: ma qui siamo di fronte ad una evidenza ancor più drammatica, perché la seconda scarpa non arriverà. Nemmeno quella è prevista per il Sud Italia!
Dopo aver dispensato promesse di ogni genere, grazie alle quali si è ottenuto un consenso straordinario concentrato proprio al Sud, di colpo il Mezzogiorno sparisce dall’orizzonte politico del Governo e da questo DEF.”
La Lonardo poi chiama la classe politica meridionale tout court a monitorare l'azione del Governo e a tenere alta l'attenzione sul meridione: “ il compito della classe dirigente del Sud, donne e uomini che da anni sono in prima linea per dare risposte alle tante emergenze, sarà proprio quello di richiamare ai propri doveri chi invece pensa di potersi dedicare ad altro, magari dopo aver fatto il pieno di voti. 
Eh no, onorevoli colleghi, questo non sarà consentito: chi ha promesso faccia ciò che deve, oppure chieda scusa.

Chi conosce le reali condizioni del Mezzogiorno, sa bene che nonostante la crescita del PIL che potrebbe portare il Paese ai livelli pre-crisi, il Sud continua a camminare ad una velocità ridotta.
Un dualismo che penalizza in particolare i giovani, su cui si concentrano i nostri drammatici fenomeni migratori”.
Bocciate per ora le politiche del nuovo governo: “Non è seriamente pensabile una politica che sia assistenzialista da un lato e ultraliberista dall’altro. Non si tengono insieme gli opposti.
Nel migliore dei casi si sterilizza l’efficacia delle misure, molto più spesso si creano guazzabugli che gli italiani non possono permettersi.

Allo stesso modo, il Governo deve decidere una volta e per sempre, se essere vicino al Sud, non basta l’aver creato un Ministero dedicato, senza portafoglio e senza contenuti. Bisogna, invece, favorirne la ripartenza, dare fiato alle famiglie e alle imprese, costruire un orizzonte nuovo di sviluppo e crescita, oppure continuare con le previsioni che caratterizzano anche questo DEF”.
Palese in base alle premesse dunque il no della Lonardo al documento.