De Girolamo: "Forza Italia va cambiata, o rischia scomparsa"

"Serve partecipazione democratica: se stiamo fermi saremo travolti"

Benevento.  

Parte da un intervista di Toti, governatore della Liguria, Nunzia De Girolamo per spiegare quello che a suo dire occorre per la riorganizzazione di Fortza Italia. Toti nella sua intervista aveva lamentato un immobilismo del partito, teso più a studiare le mosse di Salvini che le proprie, e bloccato su se stesso nell'impossibilità di dialogare.
Visione che De Girolamo apprezz: ‘’L’intervista che Giovanni Toti ha rilasciato a La Stampa è un punto dal quale ripartire. Le parole di Toti riflettono quelle di centinaia di iscritti ed amministratori locali, anche e soprattutto nel Mezzogiorno.’’


Abbiamo sempre detto, - prosegue l’esponente azzurra - io in primis, come la guida di Silvio Berlusconi fosse fondamentale per Forza Italia. Niente primarie, niente congressi. Ci siamo fidati, da sempre, di Lui e mai abbiamo pensato o immaginato una alternativa. Un partito, però,come quello che si immagina per il futuro prossimo, che non abbia Berlusconi come guida operativa, richiede, inevitabilmente, partecipazione democratica. Richiede, necessariamente, la nascita dal basso, dai territori. L’altra Italia, quella che affronta quotidianamente mille difficoltà, è fatta di merito e competenza. Oltre alla figura di Silvio Berlusconi, centrale ed imprescindibile, la guida organizzativa di un partito, per il periodo storico che viviamo, credo vada guadagnata sul campo. Lo insegna anche la storia recente. Non si può correre il rischio di allontanare, ulteriormente, la gente dal sistema politico. La leadership va guadagnata quotidianamente, dimostrando di essere all’altezza delle aspettative anche di quegli elettori che, oggi, non ci scelgono più. 

Lo hanno fatto, seppur a modo loro, - incalza la De Girolamo - gli attuali protagonisti della scena politica del nostro Paese.
L’altra Italia alla quale, anche noi, abbiamo l’obbligo morale di guardare e parlare. L’Italia dei secondi, l’Italia dei difficili, l’Italia dei problemi reali e concreti. Ed è bene dirlo, forse perché qualche volta lo si dimentica, l’Altra Italia non è interessata ai protagonismi di qualche ambiziosa/o dirigente. L’Altra Italia vuole proposte, cerca soluzioni. L’Altra Italia guarda al futuro. L’altra Italia si è messa in corsa: se siamo fermi, ci travolgerà "