Bill De Blasio, il cugino: "Sfavorito? Lo era anche nel 2013"

Arturo Mongillo: "Difficile, ma può farcela, anche da candidato sindaco partì tra lo scetticismo"

Sant'Agata de Goti.  

“E' dura, è vero, ma anche quando ha annunciato la corsa a sindaco di New York era sfavorito, eppure ce l'ha fatta”. Ci crede Arturo Mongillo, santagatese e cugino di Bill De Blasio (nella foto dell'articolo è a destra, sul palco con Bill De Blasio in occasione della visita a Sant'Agata) , che l'ha ospitato nel 2013 quando il sindaco è tornato nel suo paese d'origine.


“Che puntasse a candidarsi lo sapevo da tempo (e anche Ottopagine, leggi articolo di gennaio ndr), e infatti – commenta Mongillo - mi ha stupito il ritardo con cui l'ha fatto, e ho seguito anche la presentazione con mogli e figli nell'area della Statuta della Libertà, un luogo simbolo di New York, lì gli italiani venivano fermati per essere controllati prima di entrare in America”.


Ora viene il difficile però e Mongillo sa quali saranno le prossime mosse per Bill: “L'avventura comincia ora, questo mese sarà fondamentale perché a Miami ci sarà la convention dei democratici il 24 e il 25 giugno: i candidati che confermeranno la loro candidatura presenteranno il programma e già si avrà un primo saggio della loro capacità di penetrazione”.

Se De Blasio sarà ancora in campo forse con lui ci sarà anche Mongillo: “Dopo giugno dovrei raggiungerlo se mi chiama, sì. La battaglia è molto difficile però: Trump ha detto che è il peggior sindaco? Sì, ma lui ha ricordato che è stato rieletto due anni fa col 67 per cento dei consensi. Trump dice così perché sono agli opposti: appena insediato Bill gli ha chiesto 2 milioni di dollari di tasse arretrate, a Trump non piacciono le idee socialiste di Bill. Ma è difficile: De Blasio non ha grossi mezzi economici, non ha grandi sponsor e peraltro non li vuole proprio per le politiche che porta avanti. Ma attenzione: anche quando iniziò la sua corsa a sindaco era nettamente sfavorito”.