Bertinotti: "Governo indefinito, poco giallo e niente rosso"

Il già segretario di Rifondazione a Molinara: Aree interne facce di un prisma delle diseguaglianze

Benevento.  

Era da tempo che in un paese del Sannio fortorino non si vedeva così tanta gente per accogliere un 'ex' politico italiano. Fausto Bertinotti, già segretario di Rifondazione Comunista, ex sindacalista ed ex presidente della Camera ieri sera a Molinara, nella splendida cornice di Palazzo Ionni ha richiamato a raccolta non solo la 'vecchia sinistra' italiana ma tanti amministratori sanniti, politici e cittadini comuni che negli ultimi tempi di politica proprio non ne vogliono sentir parlare.

Certo, al centro della serata un argomento 'scottante', ovvero il futuro delle aree interne. Un convegno che ha visto la presenza dell'arcivescovo metropolita di Benevento, Felice Accrocca, e che è stato organizzato dal sindaco di Molinara, Giuseppe Addabbo che ha saputo amalgamare nella stesa sala gremita, giovani e meno giovani, vecchia politica e nuovi movimenti, sindaci e tanti cittadini accorsi anche dai centri fortorini vicini. Quello che traspare guardando i cittadini e anche i tanti amministratori presenti è una sorta di rimpianto, non della vecchia politica ma sicuramente del calibro di alcuni 'vecchi' politici.
“La Globalizzazione nelle aree interne. Prospettive per il recupero e lo sviluppo delle comunità locali” il titolo del dibattito, moderato dal giornalista Enzo Colarusso, con al centro l'idea di sviluppo, di ripresa di quelle zone che sempre più si stanno spopolando.

“Le aree interne sono una delle facce di un prisma che oggi costituisce le diseguaglianze che sono esplose e sono la causa prima del disagio sociale, della rabbia strisciante in un paese dove si è avuto un distacco tra politica e cittadini” ha affermato Fausto Bertinotti che ha poi rimarcato: “La politica ha fatto finta di essere uguale in tutta le parti del mondo e dell'Italia, si è chiamata globalizzazione che ha però aumentato gli squilibri. Interi territori – ha spiegato ancora l'ex segretario di Rifondazione - sono stati messi fuori dallo sviluppi e sono precipitate nella dimenticanza della politica. Questo è il principale motivo della crisi della politica. La società oggi guarda con rancore e rabbia le istituzioni alle quali un tempo avevano invece affidato le loro speranze”.

Alla domanda sul neo governo 'giallorosso' nato tra il patto tra i 5 Stelle e il Pd, il presidente Bertinotti non usa mezzi termini: “Bhe rosso francamente mi sembra un'esagerazione, è piuttosto un colore indefinito, anche il giallo ad esempio, se si riferisce al Movimento 5 stelle delle origini, non vedo dove sia, non vedo dove sia finito il no alla Tav, lo spegnimento dell'alto forno per non inquinare e non vedo dove sia il reddito di cittadinanza ridotto ad una misura piccolissima certo oggi lontanissima dall'idea di reddito di cittadinanza. Dunque – conclude Fausto Bertinotti -, poco giallo, niente rosso, un Governo smunto e indefinito; così la politica continua a sprofondare. Il centrosinistra non mi è più chiaro cosa sia”.

Altro protagonista della serata, scandita da speranze e proposte, l'arcivescovo Felice Accrocca che sin dal suo insediamento alla guida della diocesi sannita ha organizzato una serie di iniziative congiunte tra chiesa e amministratori proprio per cercare di trovare idee e soluzioni contro la crisi delle aree interne del Sannio e dell'Irpinia promuovendo con gli altri vescovi convegni sulle aree interne. 
“Questa è una questione che o interessa anche lo Stato nazionale con un progetto serio o altrimenti ognuno sarà costretto a rabberciare come può ma lasciare le aree interne al loro destino non può che portare svantaggi seri”.

A fare gli onori di casa il sindaco Giuseppe Addabbo: “Credo che in un momento delicato che stanno attraversando le aree interne per spopolamento, mancanza di occupazione e denatalità, credo che in questa fase c'è bisogno di interpretare più chiavi di lettura.
La politica – ha rimarcato il sindaco Addabbo - deve subito prendere provvedimenti e in questa fase la cultura cattolica, quella Francescana che sta coltivando Papa Francesco e che a Benevento sta rivivendo grazie allo splendido lavoro dell'arcivescovo Accrocca, insieme alla cultura 'altromundista' rappresentata da Fausto Bertinotti, alla guida di un movimento, che aveva capito la crisi mondiale del capitalismo e i problemi della globalizzazione, possano rappresentare le due chiavi di lettura per l'uscita dalla crisi di tutti i mezzogiorno del mondo. Oggi le aree interne sono il sud del mondo”. (In basso le foto)