Ruggiero: digestore, Romito si dimetta dall'Ato

L'intervento del consigliere provinciale Giuseppe Ruggiero

Benevento.  

"Digestore Anaerobico di San Nicola Manfredi…l’ennesima puntata di un film già visto. Romito si dimetta da Direttore dell’ATO se vuole essere ancora coprogettista dell’opera".
Torna all'attacco sulla questione dei rifiuti il Consigliere Provinciale Giuseppe Antonio Ruggiero che in una lunga analisi scrive: "Siamo a circa 150.000 tonnellate di umido da smaltire. Questa è la somma delle potenzialità messe in campo dalla riconversione dello Stir di Casalduni, dall’impianto in corso di realizzazione di Sassinoro e di quello in via di approvazione a San Nicola Manfredi nell’Area Asi. Come al solito assistiamo, per quello che ci è dato leggere dalla stampa,  ad Amministratori locali ignari, o semplicemente distratti, che levano barricate all’avvio dei rispettivi iter autorizzativi. E’ chiaro che nei prossimi giorni assisteremo al solito teatrino della politica, fatta di dichiarazioni, manifestazioni di solidarietà, tutto in prospettiva della tanto necessaria visibilità pre elettorale.

Una Provincia di Benevento in cui la parola programmazione è quasi una blasfemia, al punto che nella riunione congiunta fra i consiglieri provinciali e quelli dell’ATO, per comprendere quale strategia mettere in campo per i prossimi anni, l’attuale direttore dell’ATO Massimo Romito supponeva in circa due anni il tempo utile per avviare le attività gestionali del nuovo ATO. Tempo più che sufficiente per concludere l’iter autorizzativo dell’impianto di San Nicola Manfredi, di cui lo stesso Romito è coprogettista, che in un mondo normale lo stesso ATO dovrebbe approvare in funzione della previsione o meno all’interno del  relativo piano industriale d’ambito.

Paradossalmente l’incompatibilità sta tutta qua, ogni ritardo nell’emanazione del piano industriale provocherà la proliferazione di impianti sul territorio Sannita. L’azione del gruppo del Partito Democratico sostenuta dal sottoscritto e dal consigliere Renato Lombardi era proprio questa, quella di indicare da subito una direttrice su cui muoversi in modo da favorire la stesura di un chiaro piano industriale.

Siamo per l’autosufficienza Sannita? Vogliamo aprire ad altri territori per quantitativi maggiori di rifiuti e condividere con questi parte dei nostri, ma di tipologia diversa ? Puntiamo su un sistema che preveda ancora le discariche ?  Samte sarà il soggetto attuatore del piano d’ambito definito dall’ATO ? La scelta dei subATO sarà delegata ai territori e con quale logica?

Ci stiamo semplicemente ponendo le domande più ovvie di questo mondo, in una Provincia che si trova ad affrontare la speculazione degli operatori del settore, che nuovamente è stata sacrificata per l’emergenza rifiuti regionale con l’arrivo di altri quantitativi di ecoballe, che è costretta a gestire  l’ennesima  vertenza lavorativa quale quella della Samte, e che guarda impotente i propri cittadini pagare costi insostenibili per lo smaltimento dei rifiuti.

Siamo certamente interessati all’apertura del tavolo fatta dal Presidente Di Maria, ma non dobbiamo dimenticare che tutto questo è successo in quest’ultimo anno, in cui abbiamo assistito a teatrini indecenti fatti di tavoli unitili, di nomine incomprensibili, e di fughe in avanti di Sindaci che in disprezzo dell’operato degli altri, continuano ad opporsi alle tariffe emanate dalla Provincia causando non pochi problemi ai Comuni che invece scelgono una linea virtuosa nella gestione dei rifiuti.

Certamente la vicenda di Romito non è nuova in una Provincia dove è facile riciclarsi, farsi promotore di vecchi e fallimentari progetti, ma riproposti in veste nuova e più moderna. Una Provincia dove le incompatibilità devono essere sempre chiaramente sancite per legge perché non si vuole mai cogliere l’opportunità di allontanarsi da vicende in cui è palese l’interesse. Credo che non basti allontanarsi dalle conferenze di servizio, l’ing. Romito o si dimette da progettista dell’impianto di San Nicola Manfredi o si dimette da direttore dell’ATO. La sua presenza nel duplice ruolo non può che causare illazioni che giustamente, in un periodo come questo, risultano anche legittimate. Su questo, mi aspetto che il gruppo del Partito Democratico all’ATO e la segreteria provinciale del Partito chiedano una chiara ed inequivocabile presa di posizione del Presidente dell’ATO Iacovella. In caso contrario evidentemente non potremo dare torto a chi ci accusa di trasversalismo".