“Le dimissioni di Mastella? Una buona mossa per mettere fine ad una serie di incomprensioni e per serrare la maggioranza che lo sostiene”.
Luigi Scarinzi di Patto Civico analizza la crisi a Palazzo Mosti. “Occorre capire se le dimissioni di Mastella serviranno da pungolo per riorganizzare la maggioranza su basi diverse da quelle attuali (basi non politiche ma gestionali-amministrative, che permettano di riordinare la giunta) oppure se il sindaco ha proprio intenzione di staccare la spina. E' un tema che si intreccia strettamente alle prossime regionali”.
Una dichiarazione che arriva per commentare l'aut aut del coordinatore regionale di Forza Italia, Domenico De Siano che avverte: “Clemente Mastella è una risorsa per il centrodestra non solo regionale. Mastella è un ottimo sindaco e l’unico sindaco di capoluogo che abbiamo in Campania, per cui non è tollerabile che consiglieri comunali che si dichiarano di Fi o centrodestra possano remare contro. Sia chiaro a tutti, forzisti ed alleati: chi immagina di essere alleato a Napoli e opposizione di Mastella a Benevento non è compatibile con la coalizione e con Forza Italia”.
“Le parole di De Siano – prosegue Scarinzi – sono chiare e indicano la necessità, in virtù delle Regionali, di un centrodestra unito, e di interloquire con le altre componenti del centrodestra: la Lega e Fratelli d'Italia”.
Un'ipotesi sulla quale Scarinzi nutre qualche dubbio: “Non so se a Benevento ci sono le condizioni per un centrodestra unito per le Regionali e maggiormente se si dovesse votare contestualmente per le comunali. Si tratta di due questioni non scindibili. Mi auguro che il centrodestra prenda forma e comprenda movimenti civici che si giustificano soprattutto per le amministrative”.
Quindi torna sul diktat di De Siano: “Le sue parole non mi hanno sorpreso. Il sindaco Mastella è di Forza Italia e sarebbe stato un abbandono da parte del partito al sindaco di Benevento”.
E infine sulle scelte del gruppo comunale Patto Civico. “Il gruppo è eterogeneo composto da due consiglieri di Forza Italia e altri due che, benché di centrodestra non sono iscritti al partito. Dobbiamo ancora discuterne e organizzarci ma credo che propenderemo per una decisione che non rompa lo schema politico generale, compatibilmente con le nostre aspettative, le nostre volontà e decisioni. E' ancora tutto da chiarire”.
