Caso Parente, Maglione (M5s) chiede chiarezza

L'onorevole muove critiche all'indennità per il capo staff e consigliere comunale

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Benevento.  

“Apprendo delle criticità sorte intorno alla nomina di Renato Parente nello staff del presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria. Una nomina - che sia chiaro - di per sé non contestabile. Contestabile, potrebbero essere invece i compensi versati”, così il deputato e portavoce M5S Pasquale Maglione esordisce in una nota a commento di un asserito parere espresso dall’Avvocatura di Stato che contesterebbe le cifre elargite a Parente, nella sua doppia funzione di componente dello staff del presidente della Provincia e consigliere comunale. 
“Esiste un quadro normativo in Italia - prosegue il deputato - che disciplina queste tipologie di collaborazioni. C’è appunto la vicenda Parente il cui caso è disciplinato, salvo pronunce contrarie, dal comma 5 dell’art. 5 del DL n. 78/2010, che prevede per chi ricopre cariche elettive, di poter ricoprire incarichi nelle pubbliche amministrazioni ma di non poter ricevere indennità, se non rimborsi per le presenze, proprio per assicurare il principio della riduzione della spesa pubblica. Se ciò fosse confermato anche per il tipo di collaborazione svolta da Parente, significherebbe che i cittadini sanniti hanno elargito soldi non dovuti. Personalmente sto valutando la possibilità di investire le autorità preposte, anche se auspico che sia per primo lo stesso Consiglio provinciale a  fare chiarezza".