Pepe (PD): «Treno Italo? Sembra un film di Renato Pozzetto»

La coordinatrice della segreteria Dem: «Sceneggiata di politica cerimoniante e millantatrice»

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Benevento.  

Commento al vetriolo sulla manifestazione per l'arrivo del treno Italo da parte di Antonella Pepe, coordinatrice della segreteria provinciale del Pd di Benevento: «
"E' sempre bello il treno" commentavano i contadini seduti al ciglio dei binari in quel capolavoro che è "Il ragazzo di campagna" con Renato Pozzetto. In una versione molto meno simpatica di quella del film, questa mattina l'amministrazione comunale di Benevento ed il Presidente della Provincia, muniti di striscione e fasce, si sono presentati alla stazione di Benevento per "accogliere" l'arrivo di #Italo, il treno ad alta velocità di proprietà della società NTV che, come si legge nella nota di #Italotreno, amplia il network Italo introducendo così anche la Puglia, con le fermate di Foggia, Barletta e Bari e due nuove fermate in Campania come Caserta e Benevento.
Ma il treno si sa, ha sempre il suo lato romantico, ed io che ne sono un'assidua frequentatrice ho sempre cercato di leggere le storie che si nascondono tra le stazioni ed i binari. Ce ne è una che continua a caratterizzare questa terra: la partenza, l'addio, il biglietto di sola andata, le valigie rigonfie di chi lascia questo territorio per andare al Nord, all'estero, espulso dal futuro e ancor prima dalla speranza. Alle stazioni, di questi giovani carichi di promesse mancate, ne ho incontrati migliaia senza il biglietto di ritorno. Giovani, professionisti, ricercatori, operai costretti ogni anno a lasciare i propri borghi e la propria città. E mentre il treno passa, troppi salgono e non riscendono.
La metafora del treno è tutta qui, il "mito di progresso", tra gli entusiasmi e le sconfitte, tra chi si presenta con gli "striscioni" e i migliaia che aspettano i pacchi da giù.
Ed è per questo che la sceneggiata di stamattina mi fa incazzare, non tanto per il suo provincialismo, ma per quell'idea becera di una politica cerimoniante, senza ritegno, prepotente, millantatrice. In quel "io posso, io sono, ho chiamato io", oltre alla menzogna, c'è il fallimento delle nostre realtà, le occasioni perdute, l'abbandono di migliaia di persone.
I treni passano, come le opportunità. E il #benvenuto, spero presto, riusciremo a darlo a chi potrà tornare perchè questa terra sarà capace di accoglierlo e sostenerlo.
ps: Della Valle è fuori dal consiglio di amministrazione di Italo dal 2018. Così, giusto se vi hanno promesso qualcosa»