Centrodestra, palla al nazionale. Paolucci: «Sarebbe stato meglio decidere qui»

L'esponente di Fratelli d'Italia: «Lega? Ha assunto guida coalizione, gli ho chiesto di dialogare»

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Benevento.  

La palla passa al nazionale. Per il centrodestra, come previsto, la situazione che si è creata a Benevento, con Forza Italia che si è chiamata fuori rispetto alle scelte della coalizione e che rivendica il diritto a esprimere il candidato sindaco del centrodestra, è stata ricreata plasticamente al tavolo regionale che si è tenuto ieri, e la fumata grigia, più che nera, ha rimandato tutto al tavolo nazionale. 
Fumata grigia: l'ok a Rosetta De Stasio non è arrivato, con Forza Italia che ha ribadito la posizione contraria. Si valuterà cosa dirà Roma, ma se di fatto a Salerno ci sarà unità attorno al nome di Sarno  considerato vicino a Fdi (unità difficile ma non impossibile), a Caserta è già candidato Zinzi della Lega difficilmente la Lega otterrà il secondo candidato a Benevento. 
Eh già perché anche Paolucci, esponente di Fratelli d'Italia, ha ribadito che il nome della De Stasio è sì civico, ma è arrivato per conto della Lega. 
Proprio Federico Paolucci, che in un post sui social aveva chiesto l'unità, con mano tesa della Lega a Forza Italia e magari un passo indietro, ha spiegato la situazione in un'intervista a Ottochannel: «Il clima è più disteso e non è stata ancora presa alcuna decisione definitiva. E' stata espressa la necessità di trovare la quadra tra le tre città capoluogo, all'infuori di Napoli naturalmente la cui situazione non compete al tavolo regionale. Non ci sono stati veti, diktat o altro, ma semplicemente c'è un dialogo in corso che credo venga concluso domani al tavolo nazionale (oggi ndr) e si chiuderà la lunga e controversa partita del centrodestra. Perché c'è la consapevolezza che il centrodestra unito può essere vincente nei tre capoluoghi campani che vanno al voto».
Trovare la quadra dunque, che non vuol dire necessariamente rinunciare al nome di Rosetta De Stasio, sebbene Forza Italia abbia fatto capire che la conditio sine qua non per chiudere un accordo è proprio quella di rinunciare al nome dell'avvocato di Montesarchio: «Nel mio post sui social non intendevo che si doveva rinunciare al nome di De Stasio: volevo dire che chi ha assunto il ruolo di guida della nostra coalizione, la Lega dunque, dovesse assumersi la responsabilità del dialogo con chi è rimasto fuori. Sul nome di Rosetta non ho chiesto passi indietro: resta quello che si è detto». 
Però l'intesa, in ogni caso e se intesa sarà, è ora indipendente dalle volontà del lato locale, e nfatti Paolucci avverte : «Forza Italia chiede come condizione di tornare indietro sul nome di De Stasio? Ormai è di competenza del tavolo nazionale... io e Matera, presidente provinciale del partito, ci siamo adoperati per cercare un dialogo in extremis non perché temiamo che la quadra non si possa trovare, la quadra si troverà, ma perché pensavamo che un accordo trovato nell'ambito locale e dunque solo da ratificare a livello nazionale avrebbe reso il clima adatto alle grandi potenzialità del centrodestra in questa città». 
Dunque, potrebbe essere oggi un giorno decisivo per il centrodestra nel Sannio, con il tavolo nazionale che si troverà a decidere il percorso più adatto per la coalizione, se coalizione sarà.