Moretti presenta Arco: "Siamo la novità che la città voleva"

Al rione Ferrovia l'incontro con il candidato sindaco: “Puntiamo al ballottaggio”

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Benevento.  

“Vogliamo continuare a parlare ai cittadini della visione di Benevento per i prossimi cinque, dieci, vent'anni”. Angelo Moretti al Rione Ferrovia presenta le tre liste a sostegno della coalizione Arco sulle note della “canzone popolare” di Fossati, parla di “novità”, del futuro immaginato per il capoluogo sannita e del ballottaggio come possibilità concreta.

Prima di salire sul palco allestito davanti al Pala Ferrara, il candidato sindaco di Arco non ha dubbi: “Benevento in questa campagna elettorale si gioca moltissimo – commenta Moretti - perché gli indicatori demografici, la qualità della vita, l'ambiente, l'aria, l'acqua sono tutti in discesa libera. Dobbiamo fare qualcosa per invertire la rotta. E siccome siamo nel momento del Pnrr, il momento della ripresa, della resilienza, dell'economia digitale, dell'economia verde, dell'energia da fonti rinnovabili è il momento di fare questi cambiamenti”.

Il candidato sindaco di Arco punta sui temi, ma soprattutto sulla voglia di cambiamento: “Non è vero che la gente non è interessata alla politica, ogni volta che parliamo dei nostri temi si entusiasmano. C'è voglia di fare politica e Arco sta intercettando questa volontà. Serviva questa novità. E in qualche modo questa novità era molto ricercata”. Ma ammette: “Sicuramente c'è molta confusione”, sostiene Moretti che al primo cittadino uscente contesta: “Mastella è passato dal centrodestra al centrosinistra”. Ma ce n'è anche per il centrosinistra: “Tutti si aspettano una vera alternativa nella sinistra che non è arrivata”. E dunque, “c'è sfiducia nella politica, ma anche voglia di participare, c'è la volontà di dire la propria. Ed i movimenti civici questa volta sono emersi come una forza della natura”.

E come detto il candidato sindaco di Arco punta al ballottaggio: “Noi puntiamo nettamente al nostro ballottaggio. Al ballottaggio con Mastella e con il suo esercito di trecento candidati”.

E sul “voto maleducato” più volte invocato spiega: “Per noi il consigliere comunale è fondamentale, il candidato deve essere qualcuno che realmente vuole fare politica per questa città. Non si può votare per buona educazione, noi dobbiamo rompere questo schema".