Dissesto, Serluca: ricostruzioni fantasiose, conti in ordine

Ancora una precisazione dall'assessore al bilancio e patrimonio

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Benevento.  

"Sono costretta mio malgrado a ritornare sull’annosa questione del dissesto che non può essere lasciato alle fantasiose ricostruzioni utilizzate per la campagna elettorale: su alcuni punti è bene fornire ai cittadini la necessaria chiarezza”.
Così l'Assessora al Bilancio e al Patrimonio, Maria Carmela Serluca.
“Ancora a proposito della dichiarazione di dissesto è bene chiarire che si tratta di un obbligo in presenza delle condizioni previste dalla legge. Lo stato del Comune di Benevento era avvalorato dalla pronuncia della Corte dei Conti del 2014, che già due anni prima dell’insediamento di una nuova Amministrazione aveva ordinato all'Ente di dichiarare il dissesto.
Non è un caso che l’amministrazione Pepe avesse aumentato tributi e aliquote fino alla misura massima consentita. Così come non si spiegherebbe la redazione di un piano di riequilibrio (bocciato dalla Corte dei Conti) se non vi fosse stata la disperata necessità di provare a sanare i conti del Comune.
Anche per accertare questo disastroso state di cose abbiamo assicurato tutta la collaborazione possibile alle attività dell’OSL.
La pubblica amministrazione parla con gli atti e, infatti, numerosi risultano gli ordini di servizio del segretario generale, o le delibere dello stesso Osl da cui si evince la leale collaborazione istituzionale garantita negli anni: a tempo pieno, a tempo parziale e con straordinario. Finanche la Giunta, con propria delibera, ha individuato nell’organigramma l’ufficio di supporto OSL inserendolo nell’Avvocatura, anche con l’indicazione di un dirigente a supporto e dei locali disponibili.
Altro punto su cui non è permesso fare mistificazione: le somme trasferite e da trasferire.
Proprio per dare maggiore chiarezza alle due contabilità, come ricorderanno i consiglieri comunali, abbiamo effettuato la separazione tra l’Ente e il dissesto, in quell’occasione furono trasferiti i primi 9 milioni e mezzo. Come mai quelle somme non sono servite per pagare i creditori? È una domanda da rivolgere all’OSL. Tali somme, infatti, per poter essere impegnate necessitano di una regolamentazione contabile che ad oggi è ancora mancante nonostante lo stesso OSL sia stato sollecitato in merito anche dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Dunque, prima di trasferire le altre somme è necessario che l’OSL proceda a questa regolarizzazione contabile portando nel suo bilancio le somme trasferite ed effettuando tutti i controlli necessari stabiliti per legge.
Nei nostri conti e nei nostri bilanci sono dettagliatamente chiarite tutte le somme riferibili all’OSL e pronte per essere trasferite: anche in questo caso tutto tracciato in atti. In ogni caso, non vi è alcun dubbio che i nostri bilanci e la nostra contabilità siano rispettosi delle regole che impongono di tenere separate le somme dovute all’OSL.
Ricordo, infine, come il collegio dei revisori relazioni puntualmente al Consiglio comunale sul rispetto delle prescrizioni ministeriali del dissesto e dunque sulla situazione contabile dell’ente: relazioni, discusse in Consiglio e trasmesse anche alla Corte di Conti che ha effettuato un continuo monitoraggio sulla gestione contabile senza sollevare mai nessun rilievo di sorta".