Fondovalle Vitulanese: no alla sospensiva del Comune, ma caso da approfondire

Scarinzi: "Valuteremo con serenità". Maglione: "Priorità è realizzare l'opera"

fondovalle vitulanese no alla sospensiva del comune ma caso da approfondire
Vitulano.  

No alla domanda cautelare del Comune di Vitulano per la FondoValle Virtulanese. Ad annunciarlo è lo stesso sindaco Raffaele Scarinzi: “Per la fondovalle vitulanese, il Consiglio di Stato non ha accolto la domanda cautelare del comune perché il pericolo non sarebbe imminente. Ritiene tuttavia che i motivi di ricorso meritano approfondimento. Compensa pertanto le spese. La questione rimane perciò aperta e il prossimo passaggio sarà l'udienza di merito innnzi al Tar. Valuteremo con serenità le prossime mosse e restiamo aperti al dialogo con la convinzione di aver fatto e di stare facendo il meglio per il territorio e la comunità”.
Come si ricorderà nei giorni scorsi Scarinzi aveva sollevato la questione relativa all'opera il cui tracciato distruggerebbe uno dei vigneti più antichi e prestigiosi del Sannio, quello che regala il Bue Apis.
Nel merito si è espresso anche il parlamentare del Movimento Cinque Stelle, Pasquale Maglione: «Il mancato accoglimento della richiesta di sospensiva presentata dal Comune di Vitulano da parte del Consiglio di Stato non chiude la vicenda. E’ chiaro infatti - come esplicitato nella stessa ordinanza - che i motivi di ricorso del Comune meritano approfondimento. Questione, quindi, assolutamente non risolta e con una indicazione forte al Tar di riconsiderare la propria valutazione sul merito, frettolosamente liquidata in sede cautelare. Ribadisco il mio invito agli attori politici e istituzionali del territorio, a interloquire al fine di trovare una soluzione condivisa, che non può prescindere dal considerare la variante proposta dal Comune di Vitulano, che anche la Soprintendenza ha invitato a considerare»


 

«Come annunciato dal sindaco - prosegue il deputato - questa sentenza non accoglie la richiesta di sospensiva del Comune perché nei fatti non esiste un pericolo imminente, dal momento che per la realizzazione dell’opera occorre  ancora attendere. Il prossimo passaggio sarà quindi l’udienza di merito davanti al Tar. Ora ricordo a me stesso e a tutti che la priorità è consentire che un’arteria così strategica venga realizzata, purché ciò avvenga nel rispetto delle specificità del territorio. I tempi stringono e il rischio che si possa perdere il finanziamento, a fronte di una mancata volontà di confronto e sintesi, si fa sempre più concreto. Ecco perché chiedo collettivamente uno sforzo per giungere a un’intesa ed evitare che un prolungato muro contro muro possa determinare la perdita del finanziamento. A prevalere deve essere l’interesse del territorio - aggiunge nelle conclusioni - e non quello dei singoli».