Consiglio provinciale deserto. Il Pd replica alle accuse di FdI

"Il Partito Democratico del Sannio, da sempre coerente avversario del mastellismo"

consiglio provinciale deserto il pd replica alle accuse di fdi
Benevento.  

«Con riferimento alla fallita celebrazione del Consiglio Provinciale, causa mancanza del numero legale, ci tocca replicare, nostro malgrado, ai due rappresentati di Fratelli d’Italia presso la Rocca dei Rettori, Gaetano Mauriello, anch’egli assente stamane, e Carmine Agostinelli, fino a qualche settimana fa segretario provinciale del partito di casa Mastella, recentemente approdato presso la ‘quarta sponda’ Meloniana".

Così il partito democratico di Benevento risponde a Fratelli d'Italia che ha puntato il dito in particolare contro l'assenza del consigliere Giuseppe Ruggiero che ora con il collega consigliere Raffaele De Longis e con il loro partito, il Pd spiegnao: "Giova anzitutto ricordare come l'aritmetica sia una scienza semplice ma rigorosa. Laddove ai 3 componenti della "Destra Centro" si fossero aggiunti i 2 del PD, il numero legale sarebbe comunque venuto meno: "3+2=5, la maggioranza è 6".

Essenziale altresì richiamare alle mente dei "Meloniani" che il Partito Democratico del Sannio, da sempre coerente avversario del mastellismo, sia l’unico tra i partiti locali ad aver opposto un candidato presidente in occasione dell’elezione di Nino Lombardi. A quel tempo - correva l’estate del 2022 - gli odierni censori delle vicende politiche della Rocca sostenevano a spada tratta l’attuale presidente pontificando sulle magnifiche sorti e progressive del mastellismo sannita che, peraltro, non disdegnava di valorizzarne i profili con incarichi e prebende.
Utile - spiegano dal Pd - anche precisare che l’attuale crisi della maggioranza del consiglio provinciale sia stata determinata proprio dal ‘salto della quaglia’ dello statista di San Bartolomeo in Galdo che, eletto tra le fila mastelliane, ha cambiato casacca a partita in corso.
Rispetto a tutto questo avvilente spettacolo, il PD ha assunto una posizione chiara e netta sin dall’inizio:
 A. Indisponibilità a partecipare a qualsiasi maggioranza politica.
 B. Azzeramento delle deleghe partitiche per effetto dell’implosione della maggioranza politica preesistente.
 C. Disponibilità a valutare nel merito le proposte in consiglio provinciale nella trasparenza delle reciproche posizioni.
Nulla è purtroppo cambiato sino ad oggi né, come è noto, la Norma consente la sfiducia del Presidente della Provincia. 
L’unica soluzione sensata resta il ‘governo istituzionale’ da Noi proposto nella conferenza stampa di fine dicembre. Altro non v’è né potrà esserci per il Partito Democratico la cui posizione è sempre testardamente la stessa...
In ogni caso, discuteremo ed approfondiremo anche la "Crisi della Provincia" nell'Assemblea che il Segretario Provinciale, Giovanni Cacciano, ha inteso convocare per la prossima settimana. Noi del Partito Democratico usiamo fare così».