"Bene i lavori messa in sicurezza fiumi ma altri territori attendono risposte"

Gianmariamichele Ciaburri, responsabile Fratelli d'Italia area del Titerno: ci sono altre criticità

bene i lavori messa in sicurezza fiumi ma altri territori attendono risposte
Benevento.  

Sulla conferenza stampa che si è svolta ieri sera a Pantano per presentare i lavori di messa in sicurezza lungo il fiume Calore alle porte di Benevento, interviene Gianmariamichele Ciaburri, responsabile Fratelli d'Italia Area del Titerno. 

I lavori hanno consentito una maggiore sicurezza in caso di forti piogge come quelle dell'ottobre del 2015 quando la città e numerosi centri dell aprovincia furano invasi dall'acqua del Calore durante l'alluvione.

"I lavori di messa in sicurezza dei fiumi Sabato e Calore rappresentano senza dubbio un fatto positivo - ha commentato Ciaburri -. È incoraggiante vedere che, seppur a rilento, anche la provincia di Benevento riesce ogni tanto a portare a termine interventi infrastrutturali di rilevanza sul territorio. Tuttavia, questa notizia non può che lasciare l’amaro in bocca a chi vive nelle aree interne, da decenni dimenticate e spesso abbandonate a se stesse anche per quanto riguarda la semplice manutenzione ordinaria.
Basti pensare al ponte sul fiume Tullio, lungo la SP76 tra Cerreto Sannita e Cusano Mutri: da quasi vent’anni si attende un serio intervento di messa in sicurezza. Un'infrastruttura fondamentale per collegare due comuni strategici per l'economia e il turismo della valle del Titerno, ma che continua a versare in condizioni critiche. Non si può non notare come l’attenzione dell’ente Provincia si concentri sempre più spesso sul capoluogo e su aree politicamente “più appetibili”, dimenticando che anche i cittadini delle zone più interne hanno diritto a viabilità sicura ed efficiente.È singolare che questo ponte, attraversato quotidianamente anche da rappresentanti politici nazionali diretti a Cusano Mutri per appuntamenti istituzionali o eventi pubblici, non abbia ancora sollevato alcuna indignazione. Ci si augura che non si debba attendere l’irreparabile per vedere finalmente i lavori partire. Dopo vent’anni, sarebbe ora che anche i cittadini del Titerno potessero toccare con mano l’efficienza delle istituzioni".