Benevento, Ceravolo: "Le avversarie cominciano a temerci"

Le parole del match winner della sfida contro la Pro Vercelli

Benevento.  

Il suo ingresso ha cambiato il volto al Benevento, il cambio di marcia c'è stato quando Ceravolo ha ripreso il suo posto al centro dell'attacco, con Baroni che ha tolto Pajac dalla mischia e riportato Cissè in quella che sta diventando, col passare delle giornate, la sua zolla preferita.

UN PASSO INDIETRO - L'ingresso di Ceravolo a Vercelli ha dato lo slancio alla formazione giallorossa che ha sofferto un tempo, ha fatto fatica ad abituarsi a un campo stretto e un fondo perfetto ma insidioso.

"Il rimbalzo - inizia in conferenza la belva - ha influito non poco e anche le dimensioni del campo hanno avuto il loro peso, specie per una squadra come la nostra che ama giocare con gli esterni larghi. Non siamo riusciti a prendere le misure subito ma abbiamo avuto il merito di rimanere in gara e nel secondo tempo abbiamo capito come stare in campo e alla fine ha funzionato. Non pensavo di dover entrare così presto, pensavo di riposare un po' e dare il mio contributo nell'ultima parte della sfida. Poi Pajac ha accusato un fastidio alla caviglia e sono entrato subito. Sto bene e stavo bene anche prima, le sostituzioni nelle precedenti gare arrivavano per un dispendio di energia durante le partite. Non so ancora gestire bene ma è difficile gestirsi quando sei in campo. La nostra forza è partire a mille perché gli avversari si impauriscono e quando riusciamo a sbloccare poi per loro è dura rimontare. Insomma continuiamo su questa strada e ben vengano le mie sostituzioni se alla fine vinciamo.

IL BARI, LA PROSSIMA INSIDIA - Archiviata Vercelli, la testa adesso è a un'insidia ancora più grande. Al Vigorito venerdì sera arriva il Bari, una squadra in salute che ha cambiato volto nel mercato di riparazione. Insomma non sarà la stessa formazione che ha subito il 4 a 0 all'andata. Contro i galletti, Ceravolo segnò la prima rete della sua stagione.

"Sappiamo che affronteremo una squadra diversa rispetto a quella del girone d'andata, una formazione che ha cambiato volto a gennaio. Stanno vivendo un momento positivo ma anche per noi è lo stesso. Giochiamo in casa e vogliamo continuare a fare risultato provando a vincerle tutte. Sicuramente è un'avversaria fatta di nomi, uno su tutti Floro Flores che ha poco a che vedere con questa categoria. Hanno gamba e mentalità ma noi non siamo da meno. Peccato che non ci sarà Lucioni con noi. Tutti conosciamo il suo valore, è un leader indiscusso e ci mancherà. Parliamo del capitano ma so che chi scenderà in campo al suo posto farà bene".

UN RECORD DA BATTERE - Ceravolo si sta avvicinando a grandi passi al suo record personale di reti, ne mancano poche e le occasioni per fare male sono ancora tante. Insomma è possibile

"Voglio superare le dodici reti e sono a buon punto ma è chiaro che, al di là della doppia cifra, mi interessa raggiungere un obiettivo con la squadra. E' chiaro che l'attaccante più gol fa e meglio sta e me lo auguro, ma non esiste egoismo. E poi ho una scommessa col mister per arrivare a 15 e devo vincerla".

UN SOGNO A OCCHI APERTI - Col pareggio di ieri sera tra Verona e Spal, se il torneo fosse finito, il Benevento sarebbe in Serie A. E' ovvio che si tratta di un sogno allo stato attuale perché la realtà è che mancano tante gare ancora e tutto può succedere.

"Non guardiamo alla classifica ma ci fa piacere di stare in alto. Le avversarie cominciano a temerci, hanno capito che questa sorpresa chiamata Benevento non si trova lassù per caso. Abbiamo letto i giornali, visto i titoloni, ma poi abbiamo chiuso tutto. I titoli enormi vorremmo vederli alla fine. Certo, peccato manchino ancora tante partite, un sogno se tutto fosse finito oggi perché nessuno avrebbe mai immaginato di trovarci dove siamo".

Redazione