Benevento, quarto posto da difendere

Non è il momento di voli pindarici, meglio essere realisti e conservare la posizione di preminenza

Benevento.  

Diciamolo: finora il Benevento è stato più bravo ad “attaccare” che a “difendere”. Nel senso più generale del termine vuol dire che quando c'è stata la possibilità di difendere un posto conquistato se l'è subito fatto scappare dalle mani. Mostrando invece più spregiudicatezza quando si è trattato di andarselo a conquistare. E' stato così per la piazza d'onore, arraffata in una tiepida serata di fine febbraio. Dopo la vittoria sul Pescara molti pensarono che il più era fatto e che sarebbe stato difficile scalzare la strega da quella seconda posizione virtuale. La squadra di Bucchi aveva scalato la classifica ponendosi al terzo posto, appena un punto sotto del Lecce e quattro del Brescia che avevano entrambe giocato una partita in più. Bisognava difendere quella posizione, invece nel giro di tre nefaste settimane tutto andò a rotoli. 

La strega ha saputo riprendersi e arrivare alla sfida col Palermo mettendo di nuovo sul piatto della bilancia qualcosa di importante, ma anche questa volta il salto di qualità non c'è stato. Il ko di domenica sera ha di fatto escluso il Benevento dalla corsa diretta alla serie A.

E allora? Allora la squadra di Bucchi si ritrova a cinque giornate dalla conclusione più a difendere la sua attuale posizione che a provare ad attaccare qualcuna di quelle che la precedono. Brescia, Lecce e Palermo sembrano imprendibili per il Benevento, non sembra esserlo invece la squadra giallorossa da parte delle altre pretendenti ai play off. In ordine di importanza, la squadra giallorossa deve: a) difendere la quarta posizione che nella griglia play off le consentirebbe di evitare il turno preliminare; b) evitare che queste ultime cinque partite diventino una beffarda coda a questo campionato e si perda anche il diritto a disputare la post season.

A spulciare il calendario ci si accorge che non è affatto semplice blindare la quarta posizione: il Verona proverà a scalzare subito la strega e a prendersi quell'ambita poltrona. Ma, è bene ribadirlo, che se il calendario del Benevento è tutt'altro che facile, è altrettanto arduo quello ell'Hellas che dopo i giallorossi viaggerà alla volta di Pescara e Cittadella, contro due squadre in lotta per un posto nell'élite, e riceverà Livorno e Foggia, formazioni che lottano disperatamente per non retrocedere. L'altra aspirante al quarto posto è il Pescara che di partite da qui alla fine ne disputerà solo quattro, dovendo ancora osservare il turno di riposo. Per gli abruzzesi trasferta a Carpi, scontro diretto in casa col Verona, infine Venezia al Penzo e Salernitana all'Adriatico. Addirittura proibitivo il calendario dello Spezia che va a Cosenza, poi riceve il Perugia prima di recarsi a Palermo. Chiude col Crotone al Picco e poi sul campo del Lecce. Complicato anche il cammino finale di Cittadella e Perugia.

Sarà dunque un finale di stagione in cui se ne vedranno delle belle: scontri diretti, sfide da dentro o fuori, nessun confronto banale: è la conseguenza di un campionato che tiene in corsa tutte le sue partecipanti per un traguardo ancora da raggiungere.

Lo abbiamo già detto: al di là del quarto posto che si anela di raggiungere, qualcuno mette ancora in pericolo la partecipazione della strega ai play off. Ma quei 50 punti attuali dovrebbero essere una base solidissima da difendere. Da qui alla fine per blindare almeno la partecipazione alla post season dovrebbero bastare 6-7 punti nelle ultime cinque partite. 57 è una quota che difficilmente Perugia, Spezia o Cittadella toccheranno, almeno non tutte insieme. Una di loro rimarrà certamente attardata, anche perchè a dirimere la questione ci sono gli scontri diretti: Spezia-Perugia alla 35a, Perugia-Cittadella alla 36a.

Essere quasi certi di giocare i play off non vuol dire lasciarsi andare, ma solo avere più serenità per affrontare questo rush finale.