A Brescia salta la sfida Coda-Donnarumma

Il bomber giallorosso è diffidato. Stessa sorte anche per Caldirola, che sarebbe stato un ex

Benevento.  

Sarà una sorta di gioco ad eliminazione la scelta dell'undici da mandare in campo a Brescia per l'ultima giornata di campionato. Bucchi ha messo le mani avanti sugli infortunati: “Ce ne sono tanti in infermeria (Maggio, Tuia, Ricci, Costa, Asencio, Del Pinto, Volpicelli) e poche possibilità di recupero da parte di tutti: “Forse solo Ricci e Costa potrebbero essere disponibili sabato”, sussurra il tecnico. 

Ma il problema maggiore è costituito dalla lunga schiera di diffidati. Sarebbe anche inutile ricordarlo, perché tutti (o quasi) sono al corrente dei regolamenti dei play off. Riepiloghiamo brevemente: nei play off si azzerano tutte le ammonizioni pendenti, ma se all'ultima giornata un giocatore diffidato viene ammonito, la squalifica scatta subito nella post season (così anche se viene espulso, ovviamente). Ragione per cui prima di decidere di utilizzare ugualmente qualche giocatore diffidato (il Benevento ne ha sette: Ricci, Del Pinto, Di Chiara, Maggio, Crisetig, Caldirola e Coda) bisognerà pensarci mille volte.

Per alcuni il problema neanche si pone: Maggio e Del Pinto sono infortunati e diffidati, dunque loro certamente a Brescia non ci saranno. Questo dovrebbe valere anche per Ricci, per il quale il tecnico nutriva qualche speranza di recupero: anche lui ha una diffida che gli pende sul capo.

GLI ALTRI. Rimangono in quattro i giallorossi nel pieno delle forze fisiche con la “spada di Damocle” della diffida: Caldirola, Coda, Di Chiara e Crisetig. Diciamolo senza tema di smentita: troppo rischioso mandarli in campo, anche in una partita che si preannuncia poco più che una passerella. Il rammarico maggiore potrebbe essere per Massimo Coda, che avrebbe avuto la possibilità di rimpinguare ancora di più il suo bottino di reti proprio davanti all'ex compagno di squadra e attuale capocannoniere del torneo Donnarumma. Sarebbe stata una sfida suggestiva, ma non conviene prendersi un rischio così grande e mandare in campo l'Hispanico con la possibilità di incappare in un banale cartellino giallo che gli faccia saltare la prima partita dei play off.

Certo, Massimo Coda è giocatore di grande correttezza e ha un pregio rispetto a tanti suoi colleghi: quando fa gol le esternazioni di gioia sono sempre misurate e soprattutto non toglie mai la maglietta. Ma nel calcio di oggi, con gli arbitri che ci sono in giro, basta spesso un nonnulla per prendersi un cartellino giallo: un fallo in attacco, una presunta simulazione. No, il gioco non vale la candela. Verrà a mancare una sfida che era tra le più attese, magari auspicando che sia solo rimandata a tempi migliori...

Stesso discorso vale per Caldirola, altro punto fermo della squadra giallorossa. Rischi ancora maggiori visto che è un difensore e un'ammonizione può arrivare in qualsiasi momento. Gli sarebbe piaciuto giocare dalle sue parti (Desio è a 90 chilometri da Brescia) e nelle rondinelle ha giocato ad inizio di carriera, ma dovrà farsene una ragione e aspettare i play off per rendere concreto il sogno del ritorno in serie A. Bucchi, insomma, dovrà farne a meno in questa partita suggestiva al Rigamonti, che si concluderà con la programmata premiazione del Brescia per l'acquisita serie A. Una “passerella”, in ogni caso, in cui il Benevento non vorrà fare solo da spettatore. La squadra che scenderà in campo sarà comunque competitiva e non ci starà certo a fare da semplice sparring partner.