Un'altra prova di forza. Un dominio incontrastato, un'altra grande prestazione degli uomini di Inzaghi, che hanno tutte le virtù necessarie per essere considerati dei fenomeni. Il 4 a 0 in casa dell'Entella fa lustrare gli occhi anche a chi sembra essersi ormai abituato alle imprese dei sanniti. Una partita che ha rasentato la perfezione, che ha fatto intendere quante qualità abbiano i giallorossi. Basterebbe rivisitare i primi minuti e ammirare un paio di palle recuperate nella metà campo sannita da Sau e Roby Insigne per capire con quale spirito sia entrato in campo il Benevento al Comunale di Chiavari. Le pagelle sono davvero un esercizio di stile a questo punto, la ricerca del dettaglio in più o in meno che abbia impreziosito la prova dei singoli giallorossi, tutti, sia chiaro, meritevoli di un voto che va ben oltre la sufficienza.
Montipò 7 – Sta assumento proprio le sembianze del portiere della grande squadra. Quei pochi interventi a cui viene chiamato sono lo specchio della sua classe, puntuali e perfetti in ogni dettaglio.
Maggio 7 – Il capitano continua a mostrare una forma strepitosa. Spinge come un forsennato, come se avesse 15 anni di meno e manda in tilt lo schieramento difensivo avversario. Ecco perchè a Napoli ancora lo rimpiangono.
Barba 7 – Gioco pulito e senza fronzoli. Lui è uno che ama fare le cose semplici e se c'è da dare qualche legnata non si tira indietro. Giusto così.
Caldirola 7,5 – E che dire ancora di lui? Guida la difesa con disarmante semplicità, mai un attimo di deconcentrazione, mai un calo. E va anche a prendersi il rigore del 3 a 0. Giù il cappello, ancora una volta.
Letizia 7,5 – Copre senza problemi la sua corsia e spesso riparte a velocità supersonica. Colpisce la saggezza difensiva che è ormai diventata una sua prerogativa.
Hetemaj 7,5 – Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Ha una forza sovraumana, fa a spallate con tutti e guadagna palloni su palloni. Peccato che alla fine il fondo campo in sintetico gli procuri qualche problema all'adduttore.
Del Pinto (37' st) 7 – Lollo è uno che non tradisce mai. Entra senza che nessuno si accorga che c'è stato un cambio, si concede un gran contropiede e regala il pallone a Coda per il 4 a 0.
Schiattarella 7 – Il suo acume tattico è indiscutibile, anche se non sembra nella sua migliore condizione. Qualche indecisione che non fa parte del suo repertorio, ma come sempre prezioso.
Viola 7,5 – Liberato da compiti di regia arretrata, si diverte a fiodarsi negli spazi sulla sinistra: offre l'assist a Insigne per il raddoppio, va a segnare su rigore l'ottavo gol personale in campionato. Record per lui.
Sau 8 – Segna un gol da antologia, controlla col petto, poi “sente” la porta e senza guardare, in mezza girata, infila nell'angolo di Contini: un vero e proprio “golazo”. Estremamente ispirato, gioca per i compagni e per se stesso, difende e attacca: un giocatore universale.
Improta (25' st) 7 – Entra con la sua solita vivacità, forse si trova meglio col 4-4-2, ma l'esterno lo sa fare in ogni caso.
Insigne 7,5 – E' entrato nel ruolo ed è in grande fiducia: segna un gran gol, il terzo consecutivo nelle ultime tre partite. Un giocatore ritrovato.
Moncini 7 – Si batte come un leone, ma non riesce a trovare il gol. Che gli manca e si vede. Ne manca uno in avvio di ripresa da mangiarsi le mani. Arriverà.
Coda (29' st) 7 – L'Ispanico non tradisce mai. Entra negli ultimi 15' e si prende la soddisfazione del gol. E' il settimo della stagione ed è un bel modo di reagire ad una gerarchia persa per colpa di un contratto non rinnovato.