Maggio alza al cielo le "Ali della vittoria" LE FOTO

Una cerimonia emozionante che ha fatto rivivere la gioia per la promozione in serie A

maggio alza al cielo le ali della vittoria le foto
Benevento.  

Le “Ali della vittoria” sorvolano lievi le vestigia del Teatro romano e finiscono nelle mani salde di Christian Maggio, il capitano di quel Benevento che ha riscritto la storia della serie B. Mani forti e già gloriose che alzano una Coppa che per la prima volta nel 2007 fu sollevata da un certo Alex Del Piero. E' il momento clou della festa che la Lega ha riservato alla strega, in una serata di calura infernale, quasi che la vecchina con la scopa abbia acceso il fuoco sotto ogni calderone per rendere ancora più calda questa serata. 

Il Teatro Romano è una location perfetta per una celebrazione, lì dove gli antichi gladiatori andavano in cerca di gloria. I giallorossi la loro l'hanno già trovata, in maniera meno cruenta, ma altrettanto determinata. La Coppa è davvero splendida e riluce nella notte della festa: Maggio l'alza al cielo e milioni di coriandoli giallorossi rendono l'atmosfera suggestiva e incantata. E' il palcoscenico che prelude alla serie A, a “quell'irresistibile sogno - come dice il sindaco Mastella - iniziato 15 anni fa. Un sogno per cui saremo sempre grati a Vigorito: una piccola città che va in A”.

E' una serata congegnata in maniera pressochè perfetta: Valter De Maggio e Monica Bertini splendidi anfitrioni, padroni di casa per una notte in cui la Benevento del calcio ha il cuore in tumulto. Ospiti istituzionali e popolari, come la piccola Gaia Lepore, la tredicenne non vedente che ha smosso le coscienze dei beneventani durante il lockdown e il cuore di Bocelli che le ha scritto una lettera bellissima. Poi la splendida Orchestra Filarmonica di Benevento che suona l'inno di Mameli e fa alzare in piedi tutta la platea. E poi le istituzioni del calcio, il presidente della Figc Gabriele Gravina, il difensore strenuo del merito dello sport più popolare del mondo, che vuole essere vicino ad una squadra che ha fatto mirabilie e lo ha fatto nel rispetto delle regole. E' preoccupato Gravina per questa emergenza di cui si vedono ancora tangibili i segni: “Bisogna creare i presupposti che il calcio torni alla gente e che si possa davvero praticare. Stiamo lavorando alla riapertura degli stadi: vogliamo presentare al Comitato tecnico scientifico un nuovo protocollo: vogliamo far sì che tutti i protagonisti vivano appieno questo meraviglioso evento”. Parla della Nazionale e dice che era un omaggio dovuto ad una città come Benevento e ad un dirigente come Vigorito: “Ma consentitemi di onorare questa sera la memoria di chi ho conosciuto prima del presidente Oreste, vale a dire il compianto fratello Ciro”.

Ciro Vigorito è presente ovunque in questa serata di gala, lo dice il presidente che saluta le stelle che “ci guardano dal cielo”, lo si vede nella clip toccante che viene dedicata al patròn. Non c'è attimo, non c'è un briciolo di aria in cui non si respiri il ricordo di Ciro. Il presidente si commuove e non poteva essere altrimenti. “Non posso che ringraziare la mia famiglia, che in parte non è qui stasera non per polemica nei miei confronti, ma perchè semplicemente in vacanza. Li ringrazio tutti per aver sostenute le mie follie. E ringrazio gli assenti, quelli che il Covid ha tenuto lontani da questa festa. Sarebbero stati in ventimila sugli spalti dello stadio e avrebbero meritato di stare qui con noi anche stasera”.

Sono le parole che preludono all'ultimo atto della cerimonia: la premiazione del presidete della Lega, Mauro Balata a tutti i protagonisti di questa fantastica cavalcata, con capitan Maggio che alza la Coppa al cielo. Scene da Champion's League, scene di un trionfo pazzesco che neanche il tempo potrà mai cancellare.

Qui sotto le splendide foto della serata del Teatro Romano di Mario Taddeo