Benevento, il doppio ex Carotti: "Partita da tripla. Occhio a Buonaiuto"

"Nel Sannio non ho vissuto una bella stagione, ma mi ha fatto crescere tanto"

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Benevento.  

Durò solo una stagione l'esperienza di Lorenzo Carotti con la maglia del Benevento Calcio. Prima e unica avventura del centrocampista al Sud, caratterizzata da quattordici presenze e qualche rimpianto di troppo. In quell'annata – la 2012/2013 - il Benevento (che fu guidato da Martinez, Ugolotti e Carboni) si piazzò al sesto posto, senza neanche centrare la qualificazione ai play off. Unico acuto la vittoria nel derby contro l'Avellino, deciso dalle reti di Marotta e Marchi: “A livello personale – ha ammesso Carotti – non ricordo una bella stagione, ma devo dire che mi fece crescere tantissimo. Sono molto contento di quanto vissuto soprattutto a livello sociale, attraverso la conoscenza di ottime persone. Purtroppo la squadra aveva dei problemi, costruita troppo sui nomi e non tanto sull'organizzazione collettiva. Onestamente non mi sarei mai aspettato di vedere il Benevento in serie A. Mi ha fatto molto piacere. Evidentemente ci è riuscito perché la società si evoluta e ha avuto anche la forza di ripetersi. Si è affidata ad allenatori molto bravi, ma non è questo l'aspetto principale. Non si vince solo con i forti, ma con un assetto ben definito in tutte le componenti. Poi c'è da dire che la tifoseria, soprattutto quando le cose vanno bene, aiuta tantissimo”.

Nella carriera di Lorenzo Carotti c'è stata anche e soprattutto la Cremonese, società con la quale ha vissuto cinque stagioni importanti: “Sono molto legato a questa piazza. In cinque anni ho vissuto molto la città e ancora oggi ho tanti amici a Cremona. Neanche lì sono mancate le delusioni con ben due finali perse, ma fa parte del calcio”.

E domenica c'è proprio la sfida tra Cremonese e Benevento allo Zini: “Premetto che non tiferò per nessuna delle due. Che vinca la migliore. Stiamo parlando di due società incredibili che vantano un potenziale enorme. Entrambe potrebbero vincere il campionato, quindi la sconfitta viene vissuta in maniera più pesante. Per esperienza penso che il fattore mentale sia determinante in simili realtà, soprattutto se si è reduci da una retrocessione perché tutti ti danno per favorita. Quando si vivono delle aspettative molto alte può capitare che avvengano periodi negativi perché ci sono più responsabilità rispetto alle altre squadre”.

La Cremonese ha conquistato quindici punti nel corso delle prime sette giornate di campionato, piazzandosi al secondo posto della classifica: “Tra le mura amiche ha sempre dimostrato di essere una squadra più coraggiosa rispetto a quando gioca in trasferta. In rosa c'è una vecchia conoscenza della Strega che è Buonaiuto. Sono certo che sentirà molto questa partita. Lui è da tenere sottocchio, perché è un calciatore esperto con delle qualità che potranno fare la differenza. Lo conosco bene e so che è molto affezionato al Benevento perché l'ha cresciuto sin dal settore giovanile. Me ne parlava spesso quando eravamo alla Maceratese, dove tra l'altro c'era Bucchi che ha cercato sempre di portarselo dietro. Christian è migliorato tantissimo. Sicuramente sarà una spina nel fianco per la difesa giallorossa. Pecchia? E' un tecnico  attento alla tattica, studia tutto nei minimi dettagli ed è molto posizionale. Essendo un ex centrocampista credo che sia più propenso al controllo del gioco”.