La "Notte della Strega": Curva Sud da applausi a scena aperta

Serata di grandi emozioni, in attesa dell'incontro decisivo tra il presidente e il Sindaco

la notte della strega curva sud da applausi a scena aperta
Benevento.  

Non saranno stati i diecimila della sfida col Pisa, ma, credeteci, valevano tanto di più. Qualche dirigente giallorosso aveva il “conta-persone” all'ingresso e ha contato più di mille presenze, quello che non ha potuto radiografare era la loro passione, forte e irriducibile, il loro attaccamento a quella maglia che li ha accompagnati per anni lungo tutto lo stivale.

Ce n'erano tanti della cosiddetta “Vecchia guardia”, quelli che davvero hanno dovuto inerpicarsi per l'alta Irpinia per raggiungere Calitri o sopportare il cattivo odore delle industrie conciarie per andare a Solofra. Loro c'erano in quelle due trasferte che solleticano tanto la suggestione dei tifosi più giovani, ma c'erano anche stasera. A urlare forte la loro passione per quella maglia e questa volta anche la loro stima per un presidente che gli ha fatto vivere qualcosa più di un sogno e che non merita critiche strumentali.

Quelli che hanno sempre da ridire sottolineeranno che non erano poi così tanti. Già, in una serata di caldo afoso, nel primo week end di giugno, nel giorno della festa della Repubblica. Erano in tanti, invece. Tantissimi e tutti compatti come non mai. Il cuore pulsante della Strega, qualcosa che non ha bisogno di avere descrizioni particolari. Tanti e organizzati. Cori a squarciagola, lo stadio che rimbomba: ci fosse stato un avversario si sarebbe intimorito. E poi tutto il resto. I fuochi d'artificio, i fumogeni gialli e rossi, quell'effigie del gladiatore che in qualche frangente non ha portato tanta fortuna, le note di “Now we are freee” da brividi, che si alzano in uno stadio che abbassa le luci per aumentare la suggestione. E quella gigantografia di Ciro Vigorito, sempre presente nel cuore di chi gli ha voluto bene. Una serata organizzata con la ragione, ma disegnata col cuore.

Il presidente ha sempre saputo di poter fare affidamento su questi tifosi, non lo ha mai dubitato. Ma ora è lui che deve ritrovare quelle certezze che sembravano averlo abbandonato.

Conta, e tanto, l'incontrro col Sindaco. Le istituzioni, alcune delle quali mescolate alla gente in curva, ora devono fare la loro parte. Sapendo che a volte le leggi non aiutano, ma anche certi di poter trovare la strada giusta per essere al fianco di un uomo che ha portato la squadra giallorossa nell'Olimpo del calcio italiano e che merita solo di essere affiancato.