Il cuore di Vigorito è il tesoro del Benevento

Il presidente ha anteposto ancora una volta i sentimenti a tutto il resto

il cuore di vigorito e il tesoro del benevento
Benevento.  

Parlare col cuore. Ecco il segreto di Oreste Vigorito. Era l'organo cardiaco ad essere ferito dalle parole di una parte della gente, era la disaffezione di una frangia di tifoseria che non riusciva più a varcare la soglia dello stadio a provocargli dolore. A volte ferisce più il disinteresse che la critica. E' arrivata anche quella, insieme a quello striscione su cui c'era scritto “Vattene”. “Il diritto di opinione va bene, ma aggiungerci anche la sentenza...”. 

Eccole le gocce che avevano fatto taboccare il vaso, ma c'era anche altro. Come è ovvio che sia. Bellavista divideva gli uomini in due categorie: quelli d'amore e quelli di libertà. Ai primi piace vivere abbracciati l'uno all'altro, i secondi preferiscono vivere da soli per non essere scocciati. Il presidente vive con quella parola che gli ronza continuamente in testa: “Insieme”, ne ha fatto un mantra, una ragione di vita. Ha spiegato che il calcio è stato sempre il mezzo per arrivare al cuore della gente e al sorriso dei bambini, che non conosce altro approccio. Dovesse essere rovinato dall'indifferenza peferirebbe andar via. Direbbe Bellavista: è indubbiamente un uomo d'amore.

E' per questo che si è commosso quando ha guardato quello che la Curva Sud gli ha dedicato: i fuochi d'artificio, il gladiatore, i cori, la compattezza. “Converebbe dimettersi tutti i giorrni pur di rivedere quelle scene”.

“Insieme” è ancora la parola magica. Insieme possiamo ancora fare molto, insieme possiamo ancora gioire, insieme a voi posso ancora fare il presidente del Benevento.

Le altre società avranno anche i fondi sovrani e i miliardi d'euro, ma il Benevento, finchè ci sarà Oreste Vigorito, avrà un cuore immenso e generoso. E quello non ha prezzo.