Da quanto è emerso dal polverone venuto fuori dalla serie B, il Brescia avrebbe pagato Irpef e Inps alla scadenza del 17 febbraio facendo ricorso ad un credito di imposta per un milione e 439.676 euro. Con lo stesso sistema ha pagato Irpef e Inps di febbraio - scadenza del 16 aprile - l'importo di 445.486 euro. Metodo evidentemente consentito, sempre che il “credito” sia reale. Lo stesso Cellino ha invece ammesso di essere stato truffato da una società di via Montenapoleone a Milano, che ha venduto oltre cento milioni di credito senza che gli stessi esistessero. Nella finanza capita di acquistare crediti di imposta da altri a prezzi scontati ed è quello che asserisce di aver fatto Cellino, pagando poi Irpef e Inps con quegli stessi crediti “vuoti”.
Anche Turris e Taranto avevano annunciato pagamenti coi crediti di imposta
E' un po' quello che è accaduto anche a Turris e Taranto, che asserivano di aver provveduto ai pagamenti, ma i crediti di imposta erano inesistenti. Che fine abbiano fatto Turris e Taranto, lo sappiamo tutti.
E il Trapani denunzia di essere stato “truffato” come Cellino
Dunque anche i siciliani hanno fatto pagamenti non regolari
Sembra che nella truffa della società milanese sia caduto anche il presidente Antonini del Trapani. La società siciliana avrebbe utilizzato gli stessi crediti di imposta “fasulli” e ora ha emesso un comunicato stampa per puntualizzare la sua posizione: “IlTrapani,appreso con sconcerto quanto accaduto in queste ore al Brescia calcio, comunica di essere anch’essa vittima della medesima società che avrebbe compensato illecitamente i crediti d’imposta del Club lombardo. Si specifica che la scrivente società è assolutamente certa di essere in regola e di aver agito in perfetta conformità delle norme statali e sportive e che, ove mai, in tale vicenda è solo e soltanto parte lesa. Per tali ragioni, già nelle prossime ore, tutelerà le proprie ragioni sporgendo una dettagliata denuncia penale presso le competenti autorità”.
Il Trapani, lo ricordiamo, è finito undicesimo a 41 punti, dieci in più del Foggia che ha partecipato ai play out. Una posizione che sembra di assoluta tranquillità, ma bisognerà accertarsi con precisione dei pagamenti effettuati con crediti “vuoti”. Lo ricordiamo, Antonini è anche presidente del Trapani Basket.
Cellino annuncia battaglia
Cellino da parte sua ha fatto intendere di essere una vittima di tutto questo e non il “carnefice” e che andrà fino in fondo alla vicenda, sia sul fronte sportivo che su quello della giustizia ordinaria.
Nella foto il presidente del Trapani, Valerio Antonini