Play off di Lega Pro: anche i ricchi piangono

Nonostante le infinite risorse il Vicenza si è fermato per il secondo anno di fila in semifinale

play off di lega pro anche i ricchi piangono
Benevento.  

Focus sulle due sconfitte delle semifinali play off. Il Cerignola mastica amaro per le tante occasioni sprecate contro il Pescara, ma in fondo sa consolarsi col miglior piazzamento ottenuto in Lega Pro nella sua storia. Qualcuno che non si rassegna in casa pugliese c'è: un campionato dominato nella seconda parte, un gioco apprezzato da tutti e giocatori che fanno pensare che insistendo ci si può anche riprovare. Cerignola deve solo metabolizzare la delusione, ma forse il salto di qualità è compiuto. E in fondo questo già basterebbe per gioire.

Vicenza al palo, nonostante i miliardi del "signor Diesel"

Chi non sa darsi pace invece è il Vicenza. Eliminato per il secondo anno consecutivo in semifinale play off. Il “Lane” è una delle società più ricche d'italia, il suo presidente Stefano Rosso è figlio di Renzo, fondatore del marchio Diesel. Un'icona mondiale nel campo dei jeans, tanto che nell'Italia dell'abbigliamento dopo Giorgio Armani e Miuccia Prada, c'è proprio la famiglia di Renzo Rosso con patrimonio stimato di 3,9 miliardi di dollari. Dietro di lui Brunello Cucinelli, il re del cachemere, Ruffini ceo di Moncler, e solo dopo ci sono Luciano Benetton e Dolce e Gabbana. 

Un organico da invidiare, ma l'anno prossimo darà ancora serie C

Eppure, neanche una potenzialità simile è riuscita a cambiare la storia. Il Vicenza dei grandi nomi, il “loco” Ferrari, il centravanti Morra, che i biancorossi hanno soffiato al Benevento in estate, il mancino Costa, e poi De Col, l'ex giallorosso Leverbe, il brasiliano Ronaldo, il talento torinista Rauti, l'attaccante Della Morte. Nessuno è riuscito a cambiare il verso di questa stagione: tanto che molti hanno rimpianto quelle due sconfitte finali in campionato (a Verona e Trento) che hanno spianato la strada al Padova di Andreoletti. 

C'è da leccarsi le ferite da parte di un popolo che ha visto giocare al Menti gente del calibro di Paolo Rossi e Roberto Baggio. E' la serie C: puoi fare tutto bene, organizzare anche i più piccoli dettagli, ma poi alla fine decideranno sempre quei terribili campi di periferia, dove spesso le risorse finanziarie, anche le più floride, passano in secondo piano.

Nella foto i tifosi del Vicenza delusi al Liberati di Terni