Stare alla finestra può essere ammiccante, ma qualche volta anche sgradevole. Dipende dai punti di vista. Il Benevento ha anticipato a sabato la sua “fatica” e si è messo comodamente in poltrona ad assistere a ciò che sarebbe accaduto. E' indubbio che il risultato più sorprendente della quarta giornata sia stato il 4 a 1 del San Vito. Il Catania non era solo imbattuto, non aveva neanche subito un solo gol in questo campionato. Prenderne quattro tutti insieme fa scalpore. A Toscano risulta indigesta la sua Cosenza e prova a tagliare corto: “Siamo stati incapaci di portare a nostro favore gli episodi che sono capitati. Ma un risultato così ti sveglia, è un bagno di umiltà: si torna coi piedi per terra”. Una sveglia, diciamolo subito, di cui Toscano avrebbe fatto volentieri a meno. Il rovescio della medaglia è stato un Cosenza battagliero, non certo privo di qualità e che si iscrive di diritto nel novero delle pretendenti alla promozione.
Salernitana col brivido. E quel rigore...
L'altra sfida per l'alta classifica ci consegna una Salernitana a punteggio pieno e con una partita da recuperare (mercoledì contro l'Atalanta). Ha sofferto le pene dell'inferno col Sorrento, ma alla fine è riuscita a vincerla anche se col brivido. Il Sorrento avrebbe meritato di più e Conte recrimina su quel rigore parato da Donnarumma che in serie A avrebbero fatto ripetere di “default” (il portiere granata fa due passi avanti ancora prima del tiro). Lui aveva terminato le “cards” del Fvs e non ha potuto chiedere la revisione del tiro di rigore. Un'altra anomalia di questo nuovo strumento che va a controllare senza richiesta ogni gol segnato, ma glissa su un calcio di rigore irregolare. C'è molto da rivedere nel protocollo.
Casertana a Trapani danneggiata come il Benevento a Casarano
Così come sugli episodi che determinano un rigore. A Trapani il direttore di gara concede alla Casertana quello che sembra un penalty sacrosanto, poi al Fvs si fa convincere del contrario. Coppitelli recrimina e sembra non avere proprio torto (episodio simile a ciò che avvenne a Casarano una settimana fa...): “Lascia parecchi dubbi – dice – a velocità normale sembrava rigore senza alcun dubbio. Rivedendolo, oltre, al contatto si vedono tre giocatori che franano su Kallon. Penso non ci fossero gli estremi per andare contro la decisione presa. Se devi farlo deve esserci un errore evidente, ma non mi sembra così”. Gli arbitri della C sono tutt'altro che preparati a questo nuovo strumento, che ha già in sé delle carenze pratiche notevoli. Ma quello che sembra più carente di tutto è il protocollo, che va verificato, in modo tale da mettere il mezzo tecnico in condizione di non nuocere.
