Auteri convinto: "Questo mese non deciderà ancora nulla"

"Ci sono sei-sette squadre in grado di essere competitive fino in ultimo"

auteri convinto questo mese non decidera ancora nulla
Benevento.  

“I ragazzi provano a mettermi in difficoltà nelle scelte? Guai non fosse così”. Apre così la conferenza stampa Gaetano Auteri. Il Benevento attende il Potenza in una giornata importante e lui sottolinea che le scelte sono sempre da ponderare bene: “Lo sapete, non si sono codifiche anticipate e poi si gioca sempre in 15 o 16. L'abbiamo preparata bene la partita, anche perchè so che questa sfida col Potenza è sempre attesa con un animo particolare da parte della nostra tifoseria. Non so neanche perchè...”. Gli spieghiamo che c'è un precedente amaro che risale al 17 giugno 2007, l'unica volta in cui i lucani non hanno perso nel Sannio: ma quell'1 a 1 finale sentenziò la promozione del Potenza in C1 a scapito dei giallorossi. “Capisco, è qualcosa che appartiene al passato. E noi alimentiamo pure questo sentimento goliardico nei loro confronti, se la nostra gente ci tiene tanto, va bene così”. 

Un avversario da rispettare

“Loro – dice ancora Auteri – hanno mantenuto in fondo la stessa ossatura dell'anno scorso. E' una squadra costante, organizzata, che cerca sempre di prendere il controllo della gara. Ma anche noi manterremo sempre lo stesso atteggiamento. L'anno scorso De Giorgio riuscì a vincere qui? Sì, ma era Coppa Italia, calcio d'agosto, come si dice. Non serve riprendere discorsi vecchi anche se il Potenza lo ritengo forte come lo scorso anno e tra le 3-4 squadre migliori di questo campionato”.

Mignani, un'altra freccia all'arco giallorosso

“Come possiamo impiegare Mignani? - spoega il tecnico - noi non giochiamo con tre attaccanti che vanno larghi: Lamesta gioca “a binario”, ma poi entra anche nel campo. Nel nostro gioco non è contemplata una punta esterna che giochi a binario. Mignani quando giocherà, ci accorgeremo di avere dei giocatori dietro, che danno la possibilità di cambiare assetto e di dare caratteristiche diverse anche in un solo reparto. Il percorso di lavoro quotidiano è sempre ottimo”.

“Nessuno si sente già appagato. Ci mancherebbe...”

A domanda il tecnico risponde: “Questo atteggiamento Non ci appartiene, noi abbiamo dei principi, ci possono essere dei cali motivazionali, solo nella fase di non possesso, magari puoi diventare un po' pigro, un po' indolente... Ma sono attimi, poi si va avanti... Intanto ogni giorno do il giusto esempio: nessun ruolo codificato, tutti hanno pari importanza, è questo l'atteggiamento positivo, si fa parte di un gruppo, alleno tutti nello stesso identico modo, Non ci sono egoismi, sono tutti ragazzi per bene, professionisti seri, sanno che gli obiettivi collettivi sono più importanti di quelli personali”.

In concomitanza con la sfida col Potenza, c'è Catania-Salernitana. E' il primo step del campionato?

“Un mese che può delineare la classifica? Non delinea proprio niente, sia per noi che per gli altri. Sappiamo che per vincere dobbiamo fare meglio degli altri, sfruttare ogni piccola risorsa. Sprecheremmo delle energie inutili. Questo è un campionato in cui ci saranno sei-sette squadre sempre molto competitive. Fino in ultimo”.

De Giorgio ha detto che uno degli ostacoli più grandi per la sua squadra sarà il campo molto grande e l'erba naturale. L'esatto contrario di ciò di cui si lamenta il Benevento quando va fuori...

“Loro sono una squadra che gioca al calcio, per questo ha fatto questa sottolineatura sul campo. Noi questa settimana ci siamo allenati molto proprio sul Vigorito, lo abbiamo fatto come sempre ad alta intensità e qualche piccolo danno all'erba lo abbiamo fatto. Ma è sempre molto livellato. Se mi aspetto miglioramenti dai miei? Sempre, sono le partite che devono essere interpretate nei piccoli dettagli. Ma noi lo facciamo sempre, magari solo in qalche occasione in trasferta siamo stati meno attenti e risoluti. Ecco, quando dicevo che mi aspettavo una squadra ignorante a questo mi riferivo, ad una maggiore risolutezza. E' il termine più calzante”.