Da killer riconosciuto del povero Cicerelli a eroe della serata di Coppa ad Arezzo. Il calcio dà e toglie, anche se sotto aspetti sostanzialmente diversi. Mattia Porro è poco più di un ragazzino, 20 anni compiuti a giugno (è del 2005), emiliano di Reggio e nel calcio fa l'esterno destro nel Latina Calcio. Domenica al Massimino si è reso protagonista di un'entrata “assassina”, ai limiti della censura, su Emanuele Cicerelli, a cui ha procurato un infortunio gravissimo, la rottura del malleolo con l'interessamento dei legamenti della caviglia. A Catania non lo hanno perdonato, anche perchè lui e il Latina si sono stretti nel più assoluto silenzio: niente scuse, niente ricerca di attenuanti.
E così ha cominciato a circolare una sua foto che ha ben impressa sul petto la parola “killer”. Sui social lo hanno pesantemente attaccato e non deve essere stato facile neanche per lui vivere un momento così. Fino a mercoledì sera ad Arezzo, quando il destino ha deciso di pareggiare qualche conto. L'intervento maldestro del portiere pontino a pochi minuti dalla fine ha spedito quest'ultimo preventivamente sotto la doccia: sostituzioni già tutte fatte, ad andare a difendere la porta del Latina tocca proprio a Porro. E gli toccano subito i tiri dal dischetto. Il destino a volte è sorprendente: così l'ala destra emiliana diventa il protagonista indiscusso tra i pali. Prima quasi para due tiri della serie iniziale, poi neutralizza da portiere consumato il tiro decisivo di Righetti, regalando la qualificazione al turno successivo al suo Latina.
«Ha preso i guanti ed è andato in porta. Mattia è un bravo ragazzo, che in questi giorni, dopo il fallo di domenica, è stato bersagliato sui social. Oggi si è preso una bella rivincita e sono davvero felice per lui». A parlare in questi termine, a fine partita, il tecnico del Latina, Alessandro Bruno. Per il giovane Porro, che si spera trovi il coraggio di chiedere "perdono" alla sua vittima, si chiude una settimana che difficilmente potrà dimenticare. Nel male e nel bene.
In alto la foto che gira sui social catanesi: è ben visibile la scritta "Killer" sul petto del giocatore del Latina
