Rugby e Fede, prende il via il progetto dedicato a Padre Antonio Bevilacqua

Le società partecipanti sono: Rugby Benevento, Le Streghe, Le Longobarde e Rugby Factory.

rugby e fede prende il via il progetto dedicato a padre antonio bevilacqua
Benevento.  

Finalmente, dopo una serie di difficoltà organizzative connesse con il momento storico che stiamo vivendo, ha avuto inizio il progetto formativo “Rugby e Fede” - intitolato alla memoria di Padre Antonio Bevilacqua, propagatore del primo seme del rugby a Benevento nel lontano 1966.
Il progetto, fortemente voluto dalla Società Rugby Factory Benevento e dalle Parrocchie delle Chiese incidenti sui territori afferenti agli impianti di rugby cittadini di Pace Vecchia e del Liceo Scientifico “G. Rummo” di Benevento, ha ottenuto la benedizione di Monsignor Felice Accrocca, Arcivescovo Metropolita di Benevento.
Le società partecipanti al progetto (US Rugby Benevento, Le Streghe Benevento 2014 RFC, Le Longobarde Rugby e Rugby Factory Benevento) hanno inteso mettere a disposizione dei giovani beneventani gli impianti sportivi di rugby da utilizzare per lo svolgimento di sedute di attività motoria, intendendo così adempiere ad un dovere sociale particolarmente sentito.
Nella conduzione del progetto sono coinvolti gli Operatori delle Parrocchie interessate e gli Educatori Sviluppo Rugby (ESR) della FIR afferenti alle società partecipanti, coordinati da professori di Educazione Fisica e Tecnici FIR di comprovata esperienza provenienti dai ranghi tecnici regionali e nazionali della stessa federazione.
Il progetto formativo “Rugby e Fede” rappresenta un vero e proprio "atto di fiducia" nei confronti delle capacità umane di svoltare
definitivamente rispetto alla pandemia in atto e di permettere, quindi, una rapida e completa ripresa delle normali attività, ivi compresa quella sportiva: in tale ottica i promotori hanno fortemente voluto il progetto per essere pronti ad operare non appena le limitazioni indotte dalla pandemia lo avessero permesso.
Tale momento è finalmente arrivato ed il progetto ha avuto inizio da alcuni giorni proponendo il suo step iniziale al Rione Libertà (rione culla della pallovale cittadina, ricco di problematiche sociali sulle quali lo sport ed i messaggi di fede e speranza avranno sicuramente grande efficacia); l’appuntamento è al campo “E. Tontoli” del Liceo Scientifico “Rummo” sul quale gli incontri si terranno tutti i mercoledì e venerdì dalle ore 17.00 alle ore 18.30, ospiti della locale compagine delle Streghe Benevento 2014 RFC del presidente Giuseppe Tomaciello.
Successivamente il progetto continuerà nella zona alta della città coinvolgendo le parrocchie incidenti sull’impianto di Pacevecchia
dell’US Rugby Benevento del presidente Rosario Palumbo. Gli incontri settimanali saranno intervallati da alcuni momenti di sintesi nel corso dei quali tutti i partecipanti avranno modo di mettere in mostra le abilità motorie acquisite sotto la guida dei loro educatori.
Il mondo del rugby beneventano e le parrocchie diocesane coinvolte nel progetto sono convinti che, affiancando il messaggio proposto dal nostro sport a quello della Chiesa, si possa realizzare una collaborazione efficace e proficua che, tramite la pratica motoria – in sintonia con le parole di Papa Francesco in materia di sport - permetta ai giovani di sperimentare uno stile di vita diverso da quello che viene loro suggerito da una società edonistica, basata più sull’apparire che sull’essere.
Il progetto è stato concepito nella convinzione che uno sport come il rugby, mai come nell’attuale contingenza storica, debba mettere in atto il principio del "sostegno" offrendo alla collettività i propri spazi, le proprie competenze e le proprie professionalità per contrastare i danni indotti dal lockdown, particolarmente gravi sulla popolazione giovanile così come evidenziato da numerosi lavori scientifici recentemente pubblicati.
Nel rispetto delle pari opportunità il progetto è indirizzato ai bambini dei due sessi, diversamente abili e normodotati, compresi nella fascia di età dai cinque ai quattordici anni.
La partecipazione al progetto è gratuita e necessita dell’osservanza, da parte dei partecipanti, delle norme previste dai protocolli
anticovid vigenti secondo quanto sarà comunicato ai partecipanti all’atto del primo contatto con l’organizzazione.