L'IVPC Benevento sogna la vittoria, poi a tempo scaduto arriva la beffa atroce

La Primavera espugna il Dell'Oste e porta a casa cinque punti pesantissimi per la classifica.

l ivpc benevento sogna la vittoria poi a tempo scaduto arriva la beffa atroce
Benevento.  

Il cuore non è mancato. Il coraggio nemmeno. L’IVPC Rugby Benevento ha fatto il massimo per fermare la capolista Primavera e per poco non ci è riuscita. Il risultato finale è stato una beffa atroce. I romani hanno vinto 31 a 29 con un piazzato a tempo scaduto.

Quello andato in scena oggi pomeriggio al Dell'Oste (ex Pacevecchia) verrà ricordato come il match dei rimpianti in questo campionato. La vittoria era ad un passo ma è sfuggita proprio sul più bello. Sarà difficile digerire questa beffa ma vanno guardati soprattutto gli aspetti positivi. In un anno di transizione come quello attuale, vedere in campo dal primo minuto una squadra capace di sfiorare un clamoroso successo con un 2004 (Ciampa), tre 2003 (Corvino, Ciffo e Zarrella) e due 2001 (Rossi e Lorenzo Tomaciello) è una vittoria. Il futuro è assicurato. La base c’è e su questa bisogna lavorare. I giovani (eccezionali per agonismo e presenza sul rettangolo di gioco) insieme ai veterani, possono far tornare grande questa squadra.

Bisognerà migliorare la condizione atletica anche per evitare infortuni. Se verrà alzata l’asticella nel corso degli allenamenti settimanali i ragazzi guidati da Passariello, Bosco e Calandro potranno aprire un ciclo. Il bruttissimo Benevento visto contro il Villa Pamphili è solo un lontano ricordo, quella che ha sfidato la Primavera è una signora squadra che ha rianimato anche un pubblico che sembrava aver dimenticato i brividi agonistici del passato.  

La cronaca- Il Benevento parte forte e passa al 7’: Giangregorio sfrutta al meglio lo spazio che si trova davanti e con un calcetto delizioso serve Casillo che va in meta. Fragnito trasforma e la squadra di casa comanda 7-0. Al 20’ touche sui cinque metri per la Primavera che mette in difficoltà i sanniti che vengono giustamente puniti dall’arbitro De Martino con una meta di punizione 7-7.  

La squadra non accusa il colpo. Contrariamente a quanto era accaduto contro il Villa Pamphili gestisce il tempo e il gioco trovando un fischio favorevole che manda Fragnito dalla piazzola. Il numero dieci è perfetto e non sbaglia per il 10-7. 

Il match cambia al 28’: la Primavera spreca un possesso, i padroni di casa battono velocemente la touche proprio sotto la tribuna all'altezza della metà campo, l'arbitro fa giocare e Casillo va in mezzo ai pali per il 15-7. De Martino però viene richiamato dal guardalinee Aquino, che non sembrava in ottima posizione avendo anche un avversario nelle vicinanze, e annulla la meta facendo ripetere la touche non essendo stata battuta nel punto corretto. Una decisione poco gradita dalla compagine di casa che sulla rimessa in gioco successiva non ha ricevuto un fischio a favore per un placcaggio alto su Giangregorio.

Due minuti di scelte discutibili che cambiano la partita perché la Primavera riparte, ribalta l’azione e va in meta: 10-12, Marocchi trasforma e va sul10-14. Le polemiche non finisco, in casa biancoceleste quella doppia decisione viene ritenuta troppo penalizzate e le proteste costano un cartellino giallo a Passariello che lascia i suoi in quattordici per dieci minuti. I romani sfruttano la superiorità e vanno ancora a segno con Brancadoro, Marocchi trasforma e porta gli ospiti al riposo sul 10-21. Fino a quel momento la direzione della gara è stata piuttosto buona -De Martino è da tempo un arbitro affidabile- ma sul risultato finale quelle due decisioni e il giallo a Passariello, colpevole di aver ceduto all'impeto della protesta dopo il torto subito, sono costate carissimo.

Nella ripresa chi si aspetta un Benevento arrendevole viene subito smentito. Le parole a fine primo tempo del trio Passariello, Bosco Calandro sono servite. La squadra è viva e lo dimostra soffrendo nei primi minuti ma senza disunirsi. Al 6’ arriva il secondo episodio da segnalare nella partita: Belloni va a cercare Casillo a palla lontana dopo un battibecco, ne nasce un parapiglia che l’arbitro sbroglia non senza qualche difficoltà. Il numero sette della squadra capolista resta giù ma continua a protestare e va giustamente sotto la doccia, De Martino opta anche per un secondo provvedimento disciplinare: giallo per Mario Casillo. 

L’IVPC Rugby Benevento risponde con orgoglio, da una touche nasce l’occasione che Palumbo sfrutta senza incertezze per la meta del 15-21. Grandi rimpianti per la trasformazione di Fragnito che da posizione angolata vede il suo calcio fermarsi beffardamente contro un palo. Ottima la prestazione del numero dieci, che dà qualità e tranquillità ai suoi.

Al 24’ è ancora lui il protagonista. Con un calcetto, grande specialità della casa, pesca Casillo che fa il break arrivando fino ai cinque metri. Sugli sviluppi del possesso è lo stesso numero dieci ad inventare un calcetto a scavalcare la linea della Primavera che commette un fallo grave che De Martino punisce con la meta di punizione che vale il sorpasso: 22-21. Ma non è ancora finita. Il momento di gloria dei sanniti continua. L’orgoglio e l’entusiasmo regalano a Casillo ancora una grande occasione. Ciffo, uno dei migliori in campo, gli serve una palla d’oro che il numero 11 non spreca depositandola oltre la linea di meta. Fragnito dalla piazzola è perfetto e l’IVPC Rugby Benevento vola sul 29-21.

La capolista però è ferita ma non è morta. Martinelli e compagni reagiscono e lo fanno con vigore. Il Benevento non riesce a far passare un po’ di tempo per abbassare i ritmi e subisce la marcatura di Bolzoni che con la trasformazione porta i romani a meno uno sul 29-28.  

Il finale è un thriller. I biancocelesti con palla in mano sprecano un possesso con un passaggio lungo di Giangregorio. Poi non riescono a tenere l’ovale su una touche favorevole nei ventidue avversari e si ritrovano a difendere nella propria metà campo. La Primavera non sembra avere l’uomo in meno. Lavora bene con i trequarti e conquista un fischio a favore a tempo ormai scaduto in posizione centrale. L’ovale che vola tra i pali spegne l’entusiasmo del Dell’Oste e il sorriso appena accennato della squadra sannita che stava per compiere un capolavoro. Finisce 29-31.

Partita decisa da piccoli episodi, ma nonostante la beffa finale, è piaciuta tanto al popolo biancoceleste che è tornato a divertirsi e farsi sentire per la prima volta dopo lo stop per la pandemia. La squadra ora dovrà prepararsi per la lunga e difficile trasferta di Catania dove nel recupero della terza giornata affronterà i padroni di casa del Cus.