Nel ricordo di Ascantini viene rilanciata l'idea della cittadinanza onoraria

Il giornalista Massimo Gallo racconta: "Custodiva nel suo cuore questo desiderio".

nel ricordo di ascantini viene rilanciata l idea della cittadinanza onoraria
Benevento.  

Franco Ascantini ha cambiato per sempre la percezione del gioco del rugby nella città di Benevento. E’ stato un pezzo di storia della società da lui fondata e ha aiutato tanti ragazzi nel percorso di vita sia dentro che fuori dal campo. Un uomo buono, con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Un sannita vero che ha saputo dare tanto alla sua gente. Per questo già qualche anno fa si era parlato di dargli la cittadinanza onoraria. Nel giorno della sua scomparsa sono tanti i messaggi di ricordo e cordoglio che giungono da tutta Italia. Uno in particolare arriva dal giornalista Massimo Gallo (con una lettera che di seguito riportiamo) che rilancia l’idea di dare un riconoscimento ad un appassionato di sport che ha saputo incidere in maniera indelebile sul territorio sannita. 

 

Gentilissimo direttore, oggi, come le è noto, ‘ha passato la palla’ Franco Ascantini, padre fondatore del Rugby Benevento e, in generale, di tutto il movimento rugbystico sannita. Per tutti era ‘il Professore’, per via del suo diploma Isef che gli aveva permesso di dividersi tra i campi di rugby e le palestre degli istituti scolastici. A Benevento era un’istituzione: centinaia di persone devono a lui successi sportivi e personali. Perché Ascantini non era solo un allenatore, ma un maestro di vita. Siamo certi che il mondo della pallaovale beneventana, in testa il Rugby Benevento, avranno modo di onorarlo e ricordarlo, senza aver bisogno di alcuna sollecitazione. Ma celebrare questo grande uomo, non può rimanere una questione prettamente sportiva o rugbystica. Crediamo che Franco Ascantini debba avere un riconoscimento dalle istituzioni, dal Comune in particolare. Perché il Professore non insegnava solo a giocare a rugby, insegnava a vivere secondo valori e principi. La sua opera non è stata solo sportiva ma, direi, soprattutto sociale. In tanti sono a conoscenza del desiderio che Franco Ascantini ha custodito nel suo cuore per anni: diventare cittadino onorario della Città di Benevento. Perché per lui la nostra città era casa. In almeno due occasioni ne ho parlato con lui, proprio perché se ne stava discutendo, ma lui quasi rassegnato rispose: “Vabbe’ se ne parla sempre ma non lo fanno mai”. Sono convinto che sarebbe stata cosa buona riconoscere in vita la sua opera meritoria per la città, ma recriminare serve a poco. Dunque le chiedo di farsi portavoce con la sua testata affinchè l’amministrazione comunale possa ricordarlo dedicandogli uno spazio, un luogo, una strada. Non per forza legato al mondo dello sport. Perché, come appena detto, la sua opera non è stata solo sportiva. Spero che il Sindaco Mastella si faccia carico di tale istanza, per dare lustro ad un uomo, nato a Fragneto Monforte, che rivendicava con orgoglio le sue origini e che non aveva mai perso i legami con la città di Benevento.  

 Massimo Gallo