Demolite le villette abusive sulla spiaggia a Castel Volturno

E' la fine di uno scempio durato decenni. Presente alle operazioni il governatore De Luca

Giorno storico per la provincia di Caserta

Castel Volturno.  

Avviata la demolizione delle villette abusive sulla spiaggia di Bagnara a Castel Volturno in provincia di Caserta. E' la fine di uno scempio durato decenni.

"Parliamo di uno dei litorali più belli della nostra regione - ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca - una zona dalle grandi potenzialità. Questi abusi, realizzati su aree demaniali, non verranno mai sanati".

De Luca ha presenziato fisicamente alla demolizione del primo dei sei ruderi, una volta villette delle vacanze realizzate abusivamente sulla spiaggia.

Si tratta di intervento finanziato dalla Regione con fondi per 700mila euro, che ha attuato il protocollo d'intesa per il rilancio di Castel Volturno, per 22 milioni di euro, siglato nel febbraio 2018. A breve è previsto un nuovo ed importante intervento da otto milioni di euro.  

“Da anni denunciamo lo scempio dei ruderi delle villette abusive realizzate sulla spiaggia di Bagnara a Castel Volturno. Non possiamo che essere felici degli abbattimenti e ci congratuliamo con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Per troppo tempo quelle villette hanno rappresentato un simbolo di degrado e incuria. Costruzioni realizzate su area demaniale in maniera del tutto abusiva e poi condonate, testimonianza del malaffare che, per oltre trent’anni, ha violentato il litorale domizio”.

Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e la segretaria provinciale del Sole che Ride di Caserta Rita Martone.

“Gli abbattimenti di Bagnara devono rappresentare un nuovo inizio per l’intero comprensorio. Il litorale può rappresentare un volano di sviluppo turistico per tutta la Regione. Occorre però un cambio di marcia da parte di tutti gli attori in campo, politica e istituzioni. Occorre ragionare con serietà e costanza sullo sviluppo dell’area, partendo in primis dall’eliminazione di tutti i fenomeni di abusivismo e illegalità che investono la striscia di costa. Stiamo parlando di un luogo che, sul piano paesaggistico, non ha niente da invidiare alle riviere che vivono di turismo”.