Voti e camorra: arrestato l'ex sindaco di Capua

In manette Carmine Antropoli: con l'aiuto dei casalesi avrebbe condizionato le elezioni del 2016

Capua.  

L'ex sindaco di Capua Carmine Antropoli, in carica dal 2006 al 2016, è stato arrestato questa mattina con l'accusa di concorso esterno in associazione di tipo mafioso.
Secondo l'accusa, con l'aiuto di componenti del clan dei casalesi avrebbe condizionato le amministrative del 2016.
In manette anche Francesco Zagaria, imprenditore originario di Casapesenna, ma operante nella zona di capua. E' accusato di associazione mafiosa, duplice omicidio aggravato da finalità mafiosa e violenza privata aggravata dal metodo mafioso.
Antropoli al momento dirige l'unità di chirurgia del Cardarelli di Napoli.
Le indagini sono partite nel 2015 e sono terminate nel luglio scorso: numerose anche le testimonianze dei collaboratori di giustizia che hanno portato al provvedimento di custodia cautelare. Secondo i giudici, grazie al potere intimidatorio di Zagaria, affiliato ai casalesi, l'ex sindaco nel suo studio medico ha convinto un avversario politico a ritirare la sua candidatura a consigliere comunale. E sempre grazie al patto col clan numerosi sarebbero stati i voti per un altro candidato del gruppo di Antropoli.
Zagaria, secondo i giudici, aveva assunto un ruolo importante all'interno del clan, nel 2017 era già stato arrestato per concorso esterno in associazione di tipo mafioso e intestazione fittizia di beni, nonché di un provvedimento di sequestro preventivo di due società a lui riconducibili, operanti nel settore dell'edilizia e in quello caseario.
 
Era diventato anche l'uomo di fiducia del capo clan Michele Zagaria,  "il quale lo impiegò con funzioni di ausilio nell'esecuzione del duplice omicidio di Sebastiano Caterino e Umberto de Falco, commesso a Santa Maria Capua Vetere il 31 ottobre 2003.