In un caldo pomeriggio cittadino, Marco si reca a casa di un amico - agli arresti domiciliari per rapina a mano armata - e il gioco inizia, per poi finire nel peggiore dei modi. il gioco è stato fatale ed è costato la vita al 19enne.
Dopo poche ore l'amico di Marco ha confessato. In preda alla disperazione ha dichiarato ai carabinieri: "Non volevo, ho provato quell'arma anche su di me, ero convinto fosse scarica". Secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma il giovane "gli puntava per spavalderia, la pistola alla testa facendo partire il colpo mortale. Dopo il delitto Zampella si allontanava frettolosamente liberandosi dell’arma gettandola all’esterno dell’abitazione. A seguito delle immediate e pressanti ricerche, il fuggitivo si è presentato presso il Comando Compagnia Carabinieri di Caserta rilasciando piena confessione". Dichiarato in arresto, il 19enne è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Intanto è stata disposta l'autopsia sul corpo di Marco.
gdn
