L'Italia non vive un momento facile, sotto ogni punto di vista. La crisi economica, la confusione politica, l'incertezza del domani, rendono il cittadino italiano medio, molto vulnerabile.
L'Europa che dovrebbe far sentire la sua presenza come grande Stato, sembra più interessato ad altri aspetti, a scadenze di pagamenti, politica di austerità che colpisce solo ed esclusivamente il debole. Poi c'è l'argomento 'integrazione e accoglienza' che sembra solo a discapito di chi accoglie ma che resta inevitabilmente incastrato nella sua stessa bontà, dove l'alleato vicino non sembra essere tanto disposto a darti una mano. Ed ecco che la terra italiana si trova da sola a dover affrontare l'emergenza immigrati. Profughi che scelgono di attraversare il mare a discapito della propria vita, è un popolo che non ha molto altro da perdere. Lasciano le proprie famiglie, si mettono in viaggio e troppe volte trovano la morte. L'Italia li accoglie, le cooperative fanno quel che possono e i soldi che arrivano da questa famosa 'Europa' sembrano più un contentino che la vera risoluzione dei problemi. Arrivano ragazzi impauriti, donne che forse, sulla loro strada, troveranno persone che tenderanno loro una mano per poi sbatterle sulla strada. L'Europa lì dov'è? Quando i semafori sono pieni di 'lavavetri' arrabbiati con questa Nazione e i suoi abitanti, l'Europa e il Governo italiano, dove sono?
Un'emergenza gestita senza pensare ad un vero progetto di integrazione e accoglienza, lasciando ogni tipo di disagio a chi si trova ad affrontare tutto senza la vera presenza dell'Europa. Da vicino, questa emergenza, la sta vivendo la città di San Nicola la Strada, in provincia di Caserta, dove circa 100 rifugiati politici, tutti ragazzi di età compresa tra i 20 e i 30 anni, sono stati fatti alloggiare in un condominio con altre famiglie presenti. Nessuna regola, la mediazione, stando ai condomini, sembra non esserci. Non parlano italiano, nessun progetto per loro, nessun corso, nessuna Europa.
Anche il sindaco, Vito Marotta, si schiera con i cittadini: “Oggi si svolgerà un consiglio comunale, su sollecitazione dei condomini del Parco ex Mecos sul tema, l'abbiamo condivisa con tutte le forze politiche, anche dell'opposizione, per giungere ad un deliberato che sarà votato all'unanimità da tutti i gruppi consiliari”. Le parole del primo cittadino che si sta occupando anche della vicenda che riguarderebbe la tendopoli pronta ad arrivare in zona 'Lo Uttaro' che dovrebbe accogliere altri profughi. Zona di competenza del comune di Caserta ma che di fatto, si trova nella zona periferica di San Nicola la Strada, tra l'altro primo comune in prossimità abitato.
“Ci tengo a dire che non è un questione di preservare o coltivare il proprio orticello. Sono una serie di vicende che si sommano e che gravano tutte sul territorio sannicolese. La nostra contrarietà- precisa Marotta – non ha nulla a che vedere ne con ipotesi di razzismo, meno che mai di intolleranza anzi: il nostro no alla vicenda della tendopoli a 'Lo Uttaro' è sopratutto a tutela dei migranti che dovrebbero alloggiare presso una struttura il cui inquinamento è incontestabile”.
La vicenda non si chiuderà di certo qui. Gli abitanti dell'ex Parco Mecos attendono risposte concrete e fanno sapere che continueranno a contestare la scelta e chiedere la massima chiarezza sull'operazione effettuata. San Nicola la Strada attende l'Europa.
Serena Li Calzi