Dopo oltre 12 anni di attesa, partenze e brusche frenate, sembra finalmente arrivato il momento delle modifiche alle normative che regolano il funzionamento dei rimborsi per le vittime dei disservizi del trasporto aereo.
Il Consiglio Europeo ha trovato l’intesa su una proposta di riforma risalente al 2013 che va a modificare le fattispecie che danno diritto ai risarcimenti, le modalità di richiesta e i tempi per ricevere i rimborsi. In attesa che il Parlamento Europeo dia il definitivo via libera legislativo, ecco cosa potrebbe cambiare per i passeggeri.
Le nuove regole in fase di approvazione
Le prime notizie trapelato non sono molto incoraggianti per chi rimane vittima di un ritardo del volo o di una cancellazione definitiva.
Il tetto massimo dei rimborsi ottenibili sarà portato dagli attuali 600 euro a 500 euro mentre il ritardo tollerato crescerà da 3 a 4 ore per i voli più corti di 3.500 km e salirà a 6 ore per quelli più lunghi. Fissata anche una soglia di compensazione massima per i voli di lunghezza minore di 3.500 km a 300 euro.
Questo per quanto riguarda i voli in ritardo. Per le cancellazioni, invece, verranno obbligate le compagnie a trovare un reindirizzamento per i passeggeri entro 3 ore dal momento in cui si verifica il disservizio. Se la soluzione alternativa non è disponibile i passeggeri potranno richiedere un rimborso del biglietto aereo che potrà arrivare fino al 400% del prezzo del biglietto pagato.
Quando spetta il rimborso per il volo cancellato
Cambiano gli orari di ritardo che danno diritto a un rimborso e gli obblighi per le compagnie aeree di fornire una soluzione alternativa ai passeggeri, ma restano invariate le casistiche che danno accesso al risarcimento in caso di volo cancellato.
Come si legge sulle guide AirHelp, società specializzata in tutele per le vittime dei disservizi aerei, il passeggero ha diritto al rimborso per volo cancellato se la compagnia comunica la cancellazione con meno di una settimana sulla partenza prevista e sostituisce il volo con un altro con orari molto diversi, se la comunicazione arriva tra 14 e 7 giorni prima della partenza e il volo alternativo parte con più di 2 ore di anticipo o arriva con 4 ore di ritardo, oppure se non viene proposta nessuna sostituzione.
Ai passeggeri non spetta nessun risarcimento, invece, se l’avviso di cancellazione arriva con più di 14 giorni di anticipo oppure se il disagio è originato da cause indipendenti dalla compagnia. In queste circostanze eccezionali rientrano problematiche come le emergenze mediche, quelle sociopolitiche e quelle meteorologiche, oltre alle restrizioni del traffico aereo e agli atti di sabotaggio.
I nuovi obblighi per le compagnie
Come già accennato in precedenza, i nuovi regolamenti avranno un notevole impatto sugli obblighi delle compagnie aeree.
Quando entrerà in vigore la normativa, se non verrà modificata, gli operatori aerei dovranno fornire, in caso di cancellazione, una soluzione di trasporto alternativa valida ai passeggeri entro tre ore. In caso contrario le vittime del disservizio potranno organizzarsi in autonomia e riceveranno un rimborso completo senza essere costretti a lunghe trafile burocratiche e tempi di attesa infiniti.
Questo inserisce, ed è la prima volta, il concetto di meccanismo automatico di richiesta. È un cambio di prospettiva importante che esautora il passeggero dal dover dimostrare di aver subito un disagio e che obbliga la compagnia a fornire, in breve tempo, soluzioni alternative concrete e rimborsi.
Ulteriore obbligo quello di fornire informazioni chiare e tempestive su ritardi, cambi di gate d’imbarco e cancellazioni. Se fino a oggi le comunicazioni erano visibili soltanto sui display dell’aeroporto, con le nuove regole verranno inviate ai passeggeri anche tramite mail o via app.
Arrivano nuovi diritti per i passeggeri
Dal punto di vista dei passeggeri non ci sono soltanto notizie negative come quella della riduzione del tetto massimo di rimborso ottenibile e di aumento del ritardo che dà accesso al risarcimento.
Chi sarà costretto per ore a rimanere bloccato sulle piste avrà diritto ad assistenza, cibo e bevande e se la partenza continuerà a essere posticipata, i passeggeri dovranno essere fatti scendere e accolti a terra. Inoltre, viene inserita la facoltà di cambiare fino a 48 ore prima della partenza il proprio nome sul biglietto aereo. Un mezzo per eliminare il problema delle penali che scattano per semplici errori di digitazione.
Un nuovo e importante diritto è la stretta alla famigerata pratica del “no-show”, una delle frustrazioni più grandi per i passeggeri. Quando saranno attive le modifiche chi è costretto a rinunciare al volo di andata potrà comunque usufruire di quello di ritorno senza essere costretto a pagare penali.
L’ultima norma è, molto probabilmente una delle più attese: quella sui tempi per richiedere e ricevere il rimborso. Fino a oggi i tempi di prescrizione variavano da Paese a Paese, così come quelli per ricevere una risposta sul diritto o meno di avere accesso al rimborso. Adesso viene fissato un limite di 6 mesi per presentare ricorso e uno di 14 giorni per ricevere una risposta ufficiale.