L’avvocata Annamaria Bernardini de Pace, nota per i casi di diritto di famiglia, ha assunto la difesa di Raoul Bova nell’esposto al Garante della Privacy e nella causa civile sull’affidamento dei figli avuti con Rocío Muñoz Morales. La legale ha espresso apprezzamento per l’attore, definendolo coraggioso per aver scelto di non cedere al ricatto.
L’esposto per violazione della privacy
L’esposto denuncia la diffusione illecita di un messaggio vocale privato di Bova, inviato alla modella Martina Ceretti e pubblicato il 21 luglio da Fabrizio Corona sul suo format online. Il contenuto è stato ripreso da diverse piattaforme digitali e da aziende come Ryanair, SSC Napoli e Torino FC, trasformandosi in un fenomeno virale. Nel reclamo si citano violazioni del GDPR e del Codice Privacy italiano.
Le richieste avanzate
Bova chiede la rimozione immediata dei contenuti da social e motori di ricerca, la deindicizzazione globale e l’applicazione di sanzioni ai responsabili. Sono in valutazione richieste di risarcimento economico nei confronti di tutti i soggetti coinvolti nella diffusione del materiale.
L’indagine per tentata estorsione
Parallelamente alla questione privacy, prosegue l’indagine per tentata estorsione. L’attore, assistito dal penalista David Leggi, accusa ignoti di averlo ricattato con la minaccia di pubblicare i messaggi. Gli inquirenti stanno verificando la provenienza degli audio consegnati a Corona, mentre si ipotizza il reato di ricettazione per la diffusione non autorizzata.
Un passato che si intreccia al presente
Bernardini de Pace, già protagonista delle vicende giudiziarie di Bova in passato, oggi lo rappresenta in questa nuova battaglia. La legale sottolinea che la relazione tra l’attore e Rocío Morales è terminata da oltre due anni, contrariamente a quanto dichiarato pubblicamente dall’ex compagna.
