In un'intervista al Guardian, Zelensky ha dichiarato che, se l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump riuscisse a organizzare negoziati di pace con la Russia, l'Ucraina sarebbe pronta a cedere la regione di Kursk, attualmente sotto il controllo ucraino da sei mesi, in cambio di un territorio russo di pari valore. Sebbene non abbia specificato quale area richiederebbe in cambio, Zelensky ha sottolineato l'importanza di ogni territorio per l'Ucraina.
Il ruolo di Trump nei negoziati
Donald Trump ha espresso l'intenzione di mediare tra Ucraina e Russia per porre fine al conflitto. Ha annunciato l'invio del Segretario al Tesoro, Scott Bessent, a Kiev per incontrare Zelensky, sottolineando la necessità di una rapida risoluzione della guerra. Inoltre, Trump ha manifestato interesse per le risorse minerarie ucraine, proponendo che queste possano contribuire a finanziare l'assistenza militare statunitense.
La reazione del Cremlino
Il Cremlino respinge formalmente l'idea di uno scambio di territori occupati tra Kiev e Mosca nell'ambito dei negoziati di pace, possibilita' avanzata nei giorni scorsi dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Questo e' impossibile. La Russia non ha mai discusso e non discutera' mai il tema dello scambio del suo territorio", ha dichiarato il portavoce presidenziale russo Dmytry Peskov. "Naturalmente, le forze ucraine saranno annientate e tutti coloro che non saranno distrutti saranno espulsi", ha aggiunto Peskov, in riferimento alle aree della regione di Kursk occupate dalle truppe di Kiev
Implicazioni per il conflitto
La proposta di Zelensky rappresenta un tentativo di sbloccare la situazione diplomatica e trovare una soluzione al conflitto in corso. Tuttavia, la ferma posizione della Russia sulle regioni annesse e le condizioni poste per eventuali negoziati complicano il percorso verso la pace. La mediazione di Trump potrebbe introdurre nuove dinamiche, ma resta da vedere se le parti coinvolte riusciranno a trovare un accordo soddisfacente per entrambe.