Attacco russo contro un bus: nove morti tra i civili in fuga da Sumy

Bilopillia, Ucraina del nord, un minibus centrato dai russi

attacco russo contro un bus nove morti tra i civili in fuga da sumy

L’ordigno ha colpito un mezzo in evacuazione a Bilopillia, a dieci chilometri dal confine. I colloqui di pace appena avviati non hanno fermato le armi. Le vittime sono perlopiù donne anziane, tre feriti sono gravi.

Strage su un minibus. Il raid e le vittime. Nove civili ucraini sono rimasti uccisi e altri quattro feriti in un attacco russo diretto contro un minibus nella città di Bilopillia, nella regione settentrionale di Sumy, a circa dieci chilometri dal confine con la Russia. L’episodio è avvenuto sabato 1 marzo 2025, nel pieno di una nuova ondata di bombardamenti sulla regione, a poche ore dalla conclusione di un tentativo fallito di negoziati di pace tra Mosca e Kiev in Turchia. Le autorità locali hanno dichiarato il lutto cittadino fino a lunedì.

Le vittime
Secondo le prime informazioni, l’autobus stava trasportando civili in fase di evacuazione dalla città, colpita da giorni da bombardamenti. Tra le vittime, molte erano donne anziane, mentre tre dei quattro feriti versano in gravi condizioni presso l’ospedale di Sumy. L’identificazione delle salme è ancora in corso.

Un crimine di guerra

Accuse internazionali
L’amministrazione militare di Sumy ha denunciato l’attacco come un crimine di guerra, sostenendo che il minibus non rappresentava alcuna minaccia e che il bersaglio era chiaramente civile. La Polizia Nazionale ha diffuso fotografie delle conseguenze dell’attacco, mostrando lamiere contorte e vetri infranti, a documentare la brutalità dell’evento.

La linea del fronte
Bilopillia si trova a ridosso della linea di contatto tra forze russe e ucraine. L’area è già teatro di frequenti scontri e incursioni. L’Associated Press ha riferito di non essere in grado di verificare in modo indipendente i dettagli, ma le immagini e i documenti ufficiali diffusi confermano l’entità del danno.

Pace ancora lontana

Negoziati falliti
L’attacco è giunto poche ore dopo il primo colloquio diretto tra rappresentanti russi e ucraini tenutosi a Istanbul, in Turchia. I delegati, pur avendo concordato uno scambio di prigionieri, si sono mostrati distanti su ogni altro punto cruciale, a partire da un cessate il fuoco temporaneo richiesto da Kiev e sostenuto dai partner occidentali. Il Cremlino ha rifiutato l’ipotesi.

Il sabato nero di Bilopillia
Il sindaco della città, Yurii Zarko, ha definito la giornata un “sabato nero” per la comunità, segnata dal dolore e dallo sgomento. Le autorità locali stanno allestendo uno spazio per il cordoglio pubblico. Intanto l’escalation militare sul fronte nord continua, minando ogni spiraglio di pace.