L’offensiva israeliana: oltre 140 morti in 24 ore. Nelle ultime 24 ore, l’esercito israeliano ha intensificato l’operazione “Gideon’s Chariots” nella Striscia di Gaza, colpendo oltre 150 obiettivi considerati legati ad Hamas. Secondo le autorità sanitarie palestinesi, almeno 146 persone sono state uccise, rendendo questa la giornata più sanguinosa dall’inizio dell’offensiva. Le vittime si aggiungono a un bilancio già drammatico: oltre 61.700 morti e migliaia di dispersi sotto le macerie.
Hamas torna al tavolo: proposta per un cessate il fuoco
Nonostante l’escalation militare, Hamas ha riaperto i canali diplomatici a Doha. Secondo fonti palestinesi, il gruppo sarebbe disposto a rilasciare metà dei 20 ostaggi ancora detenuti e a restituire alcuni corpi in cambio di un cessate il fuoco temporaneo di due mesi e della ripresa immediata degli aiuti umanitari nella Striscia.
Tajani: “Basta attacchi, fermare l’offensiva”
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha lanciato un appello diretto a Israele: “Dobbiamo dire al governo israeliano: basta. Non vogliamo più vedere la popolazione palestinese soffrire. Fermiamo gli attacchi, garantiamo un cessate il fuoco, liberiamo gli ostaggi, ma lasciamo in pace un popolo che è vittima di Hamas”. Le sue parole segnano una presa di posizione netta dell’Italia, tradizionalmente vicina a Israele, e si uniscono alle richieste di cessate il fuoco provenienti da Berlino, Madrid e dai leader arabi.
Meloni: “Amici di Israele, ma non indifferenti al dramma di Gaza”
Anche la premier Giorgia Meloni ha espresso preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza, definendola “sempre più drammatica e ingiustificabile”. Pur ribadendo l’amicizia con Israele, ha sottolineato la necessità di rispettare il diritto internazionale e di trovare una via per porre fine alle ostilità.