L’ambizione ereditaria. A margine di un incontro internazionale a Doha, Donald Trump Jr ha fatto trapelare la possibilità di scendere in campo nella politica attiva. Il primogenito del presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che potrebbe un giorno rispondere alla “chiamata”, lasciando intendere che una futura candidatura alla presidenza non è da escludere. Con questa apertura, si affaccia all’orizzonte l’ipotesi che la dinastia dei Trump possa seguire l’esempio dei Bush, trasformando la leadership politica in una saga familiare.
Il presente imprenditoriale
Oggi, a 47 anni, Trump Jr ricopre il ruolo di vicepresidente esecutivo della Trump Organization, società di famiglia che si occupa di sviluppo immobiliare, hotel, resort e campi da golf. Secondo diversi analisti, da quando Donald Trump è salito al potere, il business di famiglia ha registrato una notevole crescita, rafforzando ulteriormente il potere economico del clan. Il figlio maggiore del presidente continua a focalizzarsi sulla gestione di questo impero, che appare sempre più come una piattaforma di lancio per ambizioni politiche future.
Lo scenario che si profila
L’ingresso di Donald Jr nella sfera pubblica non sarebbe solo una questione di eredità politica, ma anche di continuità ideologica. In un’America divisa, il nome Trump conserva un peso elettorale significativo. L’eventualità di una sua candidatura aprirebbe nuovi scenari nel Partito Repubblicano, con un possibile passaggio di testimone che intreccia potere politico e interessi imprenditoriali. Una prospettiva che solleva interrogativi ma che, al momento, resta nel campo delle possibilità.
