Nessun accordo per colloqui in Vaticano, il Cremlino smentisce tutto

Mosca – Il portavoce del Cremlino esclude trattative di pace con Kiev a Roma

nessun accordo per colloqui in vaticano il cremlino smentisce tutto

La Russia respinge ogni voce su un negoziato in Vaticano, mentre si moltiplicano le pressioni internazionali per una tregua. Restano aperti solo i canali tecnici per lo scambio dei prigionieri.

Nessuna trattativa in vista. Il Cremlino ha smentito ufficialmente ogni ipotesi di nuovi colloqui di pace tra Russia e Ucraina da tenersi in Vaticano. Il portavoce Dmitry Peskov ha dichiarato che, al momento, non esiste alcun accordo in merito a un simile summit, negando così le indiscrezioni rilanciate dal “Wall Street Journal” secondo cui la Santa Sede avrebbe potuto ospitare un incontro entro metà giugno. Le parole di Peskov raffreddano anche le affermazioni del presidente finlandese Alexander Stubb, che aveva evocato incontri tecnici imminenti. Per Mosca, non c’è nulla di definito.

Una trattativa sempre più in salita

Il contesto resta difficile. Nonostante un recente incontro tecnico a Istanbul tra funzionari russi e ucraini – il primo faccia a faccia dopo oltre tre anni – non si intravedono spiragli concreti per una vera trattativa di alto livello. L’Ucraina chiede un ritiro russo dai territori occupati, ma il presidente Vladimir Putin ha posto condizioni considerate irricevibili da Kiev, come l'abbandono delle regioni che Mosca ha annesso unilateralmente. Il presidente russo ha inoltre ribadito la volontà di creare una "zona cuscinetto" lungo il confine per difendere le regioni russe da eventuali attacchi ucraini.

Solo scambi di prigionieri sul tavolo

L’unico terreno di dialogo concreto tra le due parti sembra restare quello umanitario. A seguito dell’incontro di Istanbul del 16 maggio, è stato concordato un possibile scambio di 1.000 prigionieri per parte. Le rispettive liste sono già state consegnate, e l’eventuale scambio rappresenta un raro spiraglio di distensione in un conflitto che, dopo oltre tre anni, continua a provocare distruzione e vittime.