Afghanistan, attentato all'aeroporto internazionale

Un kamikaze si è fatto esplodere: almeno 13 i morti anche bambini

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Oltre 10 vittime tra gli afghani e decine feriti, tra cui tre marines statunitensi feriti: questo il bilancio diffuso finora dai media internazionali dell'attacco all'aeroporto di Kabul.  La Reuters, citando un portavoce dei talebani fa sapere che sarebbero almeno 13 le vittime e tra questi ci sarebbero dei bambini. Il portavoce dice che ci sarebbero dei feriti nelle loro file. Un attentatore suicida si è fatto esplodere nei pressi del Gate 'Abbey' dello scalo.  L'accesso all'area, gestita dai militari del contingente Usa, è  interdetto. L'esplosione, ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby su Twitter, è stata seguita da colpi d'arma da fuoco. 

Una seconda esplosione rispetto a quella che si è verificata poco meno di un'ora fa è stata avvertita nei pressi dell'aeroporto di Kabul. A riferirlo sul suo profilo Twitter è Zaki Daryabi, editore del portale d'indagine afghano Etilaatroz. Le autorità turche e la Difesa britannica hanno confermato una seconda esplosione nei pressi dell'aeroporto di Kabul. Secondo Fox News, la deflagrazione è avvenuta nei pressi dell'Hotel Baron, che ospita i cittadini Usa in attesa di evacuazione. Non e' chiaro se l'esplosione sia avvenuta successivamente o contemporaneamente a quella, all'ingresso Nord dell'aeroporto. Fotografie e video dalla zona dell'attentato presso l'aeroporto di Kabul - rilanciate da Al Arabiya e Tolo News - mostrano persone ferite, coperte di sangue, e ambulanze che li caricano. In altre foto i feriti vengono trasportati su delle carriole.  L'ambasciatore francese David Martinon con un tweet ha avvisato la popolazione afghana di allontanarsi dall'aeroporto dove "è possibile una nuova esplosione".

A quanto apprende l'Adnkronos da fonti di  Intelligence, a Kabul sarebbe appena stato diramato un allarme per  lancio di razzi in direzione della struttura aeroportuale. Al Jazeera, il principale media arabo, parla di un attacco, attribuibile un gruppo affiliato allo Stato Islamico, o sedicente tale.  L'ospedale di Emergency sta accogliendo e prestando le prime cure alle persone rimaste ferite nell'attentato all'aeroporto di Kabul. Lo riferiscono all'AGI fonti dell'associazione fondata da Gino Strada. Ieri il presidente americano Joe Biden, nonostante le insistente dell'Unione Europea e degli altri membri del G7, aveva confermato la data del 31 agosto come termine ultimo per il ritiro dall'Afghanistan Complessivamente all'aeroporto di Kabul, in procinto di tornare in Usa, ci sono 5.200 soldati statunitensi. Gli Stati Uniti, il Regno Unito e l'Australia avevano avvertito poche ore prima i loro cittadini di allontanarsi dall'aeroporto a causa del pericolo di un imminente attentato dell'Isis. Panico a bordo di un C130 dell'areonautica italiana Qualche ora prima, momenti di panico si sono avuti a bordo di un C130 dell'aeronautica italiana, dopo che i talebani hanno sparato colpi di mitragliatrice per disperdere la folla. La pilota, un capitano, ha effettuato manovre diversive per evitare di entrare nella linea di fuoco durante la fase di decollo dall'aeroporto di Kabul.  Lo hanno spiegato fonti di intelligence, secondo cui nessun colpo è stato diretto verso l'aereo, su cui si trovavano i giornalisti e 98 civili afghani. Secondo quanto hanno riferito le fonti, un pick up afgano equipaggiato con mitragliatrici e situato lontano dalla pista, ha sparato alcuni colpi di mitragliatrice calibro 14.5 in alto per disperdere la folla che stava pressando verso il gate. La pilota del C130 italiano ha quindi effettuato un decollo tattico per sottrarsi a una potenziale minaccia. 

"Un'esplosione grande, fortissima, violenta. L'abbiamo sentita bene, veniva proprio dal punto in cui si trovavano gli americani, al di fuori dell'aeroporto. Io e la mia famiglia eravamo lì vicino coi nostri due bambini, ci stiamo da quattro giorni in attesa di essere imbarcati su un volo che da KABUL ci porti in Italia. Tanti i civili come noi morti, chi ha potuto come noi è fuggito con un taxi il più lontano possibile". E' il racconto all'Adnkronos di Sayed, ex interprete e capitano dell'esercito afghano, a pochi minuti dall'attentato all'aeroporto di Kabul. "Adesso abbiamo paura, le nostre speranze sono ormai minime - dice - Riusciremo mai a lasciare il Paese? Come potremmo venire in Italia così? Si respirava già un'aria brutta, noi sappiamo bene che qui non c'é più tempo. Tra i morti e i tanti feriti ci sono anche civili, persone che come noi aspettavano di poter partire".