Incendio a Creta: più di 5.000 evacuati in Lasithi

Le fiamme a est di Creta, alimentate da forti venti, hanno costretto all’evacuazione di turisti

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L’incendio divampato ieri nei pressi di Agia Fotia, nella regione di Lasithi, ha portato all’evacuazione di circa 5.000 persone, prevalentemente turisti. Le operazioni, in corso da ieri, coinvolgono oltre 230 vigili del fuoco con elicotteri

Un fronte in espansione: dove è divampato l’incendio. L’incendio è scoppiato martedì pomeriggio nell’area agricola boschiva di Achlia, vicino ad Agia Fotia, e si è rapidamente esteso verso ovest lungo la costa, spinte da raffiche di vento che hanno raggiunto livello 9 Beaufort lungo la costa e fino a 11 nell’entroterra.

Evacuazioni e soccorsi: la mobilitazione delle autorità

Circa 5.000 persone, tra cui molti turisti, sono state evacuate da cinque località costiere (Agia Fotia, Ferma, Achlia, Galini, Koutsounari) con l’ausilio di imbarcazioni e traghetti. I 230 vigili del fuoco, 46 mezzi e 13 squadre da escursionismo, supportati da 10 elicotteri e autobotti, stanno intervenendo per contenere le fiamme.

Danni e conseguenze: case, boschi e oliveti colpiti

Diverse abitazioni, strutture turistiche, uliveti e boschi sono già stati colpiti. A Ferma e Agia Fotia si segnalano danni ingenti e disfatta ambientale. Il vicesindaco di Ierapetra, Nektarios Papadakis, ha definito la situazione “molto difficile” e ha evidenziato come il fuoco sia difficilmente contenibile.

Salute e salvataggi: prime emergenze sanitarie

Quattro persone sono state ricoverate per problemi respiratori causati dal fumo, mentre in diversi casi le autorità hanno dovuto intervenire per salvare turisti intrappolati nelle case. A Ayia Fotia, due soggetti sono stati recuperati da un’imbarcazione privata con l’ausilio della Guardia Costiera.

Le operazioni dei vigili del fuoco: strategie di contenimento

Sul campo operano 155–230 vigili del fuoco con gruppi da escursionismo e mezzi pesanti, supportati da elicotteri e autobotti. Trincee anti-incendio e brigate manuali cercano di rallentare l’avanzata delle fiamme, anche attraverso l’uso di mezzi pesanti inviati da Atene.

Il contesto climatico: un’estate a rischio

Il mese di luglio segna l’apice della stagione a rischio incendi in Grecia, un fenomeno favorito da ondate di calore e venti intensi, ormai previsti dall’inizio ufficiale della stagione incendi (1 maggio–31 ottobre) durante la quale sono stati assunti circa 18.000 vigili del fuoco.

Cosa attendersi nei prossimi giorni

Le condizioni meteo, con venti forti ancora previsti, rendono probabile un prolungamento dell’emergenza. Le autorità invitano la popolazione a non tentare rientri, mentre si attende una valutazione finale dei danni rispetto a strutture, abitazioni e territorio.