Caso Sommese, i sindaci:«Con gli appalti non c'entriamo nulla»

Parlano Raffaele Arvonio e Giorgio Zinno, primi cittadini di Cicciano e San Giorgio a Cremano

Cicciano.  

Settanta persone coinvolte nella maxi inchiesta della DDA sul rapporto tra politica, imprenditoria e camorra tra le province di Napoli e Caserta. Decine e decine di opere pubbliche finite nel mirino della magistratura per le modalità di aggiudicazione degli appalto. Il quadro accusatorio delinea un vero e proprio "sistema" d'illegalità all'interno del quale giocherebbe un "ruolo strutturale" il consigliere regionale Pasquale Sommese, arrestato questa mattina.

Tra i cantieri attenzionati dalle forze dell'ordine c'è anche il restilyng di Villa Bruno, a San Giorgio a Cremano. «Ho appreso dalla stampa che la magistratura sta indagando su un appalto per i lavori di riqualificazione di Villa Bruno, nell'ambito di una più generale inchiesta che vede coinvolte 77 persone - afferma il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno - Si tratta di lavori che non sono stati mai eseguiti perchè il Comune ha rescisso il contratto con la ditta aggiudicataria, a cui l'Ente non ha mai versato un centesimo. Anzi, recentemente abbiamo anche vinto la causa per l'escussione della polizza fidejussoria e siamo in attesa di ricevere 100mila euro da parte dell'assicurazione. Esprimo la massima fiducia nella magistratura e, nel contempo, vicinanza all'amico Mimmo Giorgiano e ai dipendenti comunali».

In particolare, nell'ordinanza dei pm della Procura di Napoli, si tratteggiano le modalità per l'affidamento degli incarichi per i lavori di ristrutturazione del Liceo "Enrico Medi" di Cicciano. Abbiamo sentito al riguardo Raffaele Arvonio, sindaco della cittadina dell'hinterland nolano. «Apprendo dai media della conclusione di un'indagine che vede citare il nome del Comune di Cicciano e numerosi arresti tra cui quello del Consigliere Regionale Pasquale Sommese. Una notizia che scuote l'intero nolano poiché Sommese è conosciuto da tutti dal punto di vista politico e personale per chi da decenni si è dedicato anima e corpo alla vita politica del nostro territorio. Ma mi preme precisare che il nome del Comune di Cicciano emerge dalle indagini solo perché sede del Liceo Scientifico E. Medi (Istituto Provinciale) già oggetto delle indagini qualche anno fa. Se ci fosse stato qualcosa inerente l'Amministrazione Comunale lo avremmo già saputo qualche anno fa, non appena scattate le indagini».