Al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si sono conclusi i lavori del tavolo tecnico istituito dal Presidente, Massimo Sessa per definire i contenuti della circolare esplicativa delle norme tecniche per le costruzioni, per la quale inizialmente la comunità dei geologi e per essa, il Consiglio Nazionale dei Geologi, aveva evidenziato alcune delle criticità su come venivano affrontate alcune problematiche che riguardavano, in particolare, gli aspetti geologici e geotecnici delle nuove norme.
Alla fine del lungo percorso procedurale di definizione delle norme tecniche sulle costruzioni e della relativa circolare, tuttavia, le istanze e le sollecitazioni del Cng sono state in buona parte ritenute significative e accolte.
“Corre l’obbligo di prendere atto delle attenzioni e della disponibilità all’ascolto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Ing. Massimo Sessa” ha dichiarato Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi. “L’aver favorito, come il Presidente Sessa ha fatto, - ha spiegato Peduto - un clima di serenità e di confronto costruttivo nell’ambito della strutturazione dei vari aspetti normativi relativi alla progettazione geotecnica significa aver creato i presupposti normativi che possono certamente determinare un più alto livello di sicurezza delle costruzioni e del territorio”.
Al tavolo ha partecipato per il Consiglio Nazionale dei Geologi, il consigliere delegato al CSLLPP Raffaele Nardone, coadiuvato da esperti accademici, quali i Professori Francesco Maria Guadagno (Università degli Studi del Sannio di Benevento); Gabriele Scarascia Mugnozza e Alberto Prestininzi (Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’) e Vincenzo Simeone (Politecnico di Bari), tutti docenti ordinari di Geologia Applicata.
“Ad essi va il ringraziamento del CNG – ha detto Nardone – per i risultati conseguiti, favoriti anche dall’aver anteposto nella discussione il senso di responsabilità e l’interesse del Paese, consentendo così di giungere ad una norma che riuscisse ad esprimere quanto oggi tecnicamente realizzabile in termini di conoscenza geologica e geotecnica, che costituisce un settore strategico per la sicurezza dell’intero territorio nazionale”.
“Le prossime fasi, attuative ed evolutive, delle norme tecniche per le costruzioni – ha continuato Nardone - non potranno non tenere in considerazione quanto fino ad oggi messo in campo, sicuramente una buona base di riferimento per una nazione la cui fragilità e problematicità geologica è stata, nel passato, troppe volte poco considerata”.