Tangenziale, riaprono tutte e tre le corsie di Capodichino

La buona notizia per gli automobilisti

Napoli.  

S'è conclusa in anticipo rispetto al programma la prima fase di lavori che hanno paralizzato Napoli sulla Tangenziale. Gli interventi a ritmo serrato con ritmi h24 e sette giorni su sette, sul viadotto Capodichino hanno assicurato la chiusura in tempi record. Dalle prime ore di domani si potrà così riaprire al traffico tutte le tre corsie del viadotto in entrambe le direzioni di marcia, conservando una limitazione per il solo traffico dei mezzi pesanti oltre le 3,5 tonnellate. 

Il disco verde scatterà all’alba. L'annuncio, tanto atteso dai napoletani, viene dalla direzione della Tangenziale, che aggiunge: "Le fasi successive degli interventi - prosegue Tangenziale - già pianificate, saranno ultimate entro il 15 dicembre e si svolgeranno prevalentemente in orario notturno, quando ci sono meno veicoli in transito.L’avanzamento di tutte le attività lavorative sarà costantemente comunicato al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, alla Prefettura di Napoli e al Comune di Napoli, presso il quale resta operativo il “tavolo tecnico” aperto lo scorso 24 ottobre". Ma dunque la via crucis non è finita. Se i lavori finiranno prima delle feste di Natale, resta il disagio della seconda tranche di interventi da completare nel prossimo mese. Ieri sul caso era intervenuta il ministro De Micheli, che aveva chiesto l’eliminazione del pedaggio fino a fine dei lavori sul primo tratto. Fase archiviata tra le pagine nere per la storia della mobilità cittadina. 

Per il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli i lavori in tangenziale con tutto il portato di caos e disagi sulla città invitano ad una seria riflessione sulla necessità di eliminare il saldo del pedaggio. “L’unica verità è che occorre eliminare il pedaggio, almeno per chi percorre solo il percorso urbano, limitandolo a chi accede all’asse dalle autostrade o dalla Domitiana. Ricordiamo tra l’altro che gli enormi proventi provenienti dalle tasche dei napoletani vengono intascati come utili o investiti altrove, visto che la Tangenziale di Napoli spende meno del 5 percento dei guadagni nella manutenzione della struttura”.