Napoli: caos e disagi al Vomero

Sciopero nel trasporto pubblico

Funicolare di Chiaia in funzione dalle 9:30 solo con corse dirette

Napoli.  

"Disagi e caos nella mattinata al Vomero per lo sciopero locale di 24 ore nel trasporto pubblico, che ha creato notevoli difficoltà nei collegamenti del quartiere collinare con il resto della città, nelle orari al di fuori delle fasce di garanzia - afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Per fortuna almeno la funicolare di Chiaia ha garantito il funzionamento per tutta la mattinata, anche se, dalle 9:30, solo con corse dirette, effettuate ogni 10 minuti. Chiusi invece gli accessi alla linea 1 della metropolitana e alla funicolare Centrale.

Dallo sciopero non sono rimaste esenti neppure le scale mobili di collegamento tra le funicolari e la stazione della metropolitana di piazza Vanvitelli, anch'esse chiuse -  sottolinea Capodanno -. Tante le persone anziane, che si sono recate, come ogni giorno, al supermercato a fare la spesa o all’ufficio postale o impegnate in altre commissioni, che si sono dovute arrampicare, arrancando lungo le scale in piperno, visto che gli impianti di risalita erano chiusi. Vero è che la gestione è di Metronapoli ma, visto che almeno una funicolare funzionava, si poteva evitare di coinvolgere nello sciopero anche l’uso di questo servizio gratuito, di grande utilità sociale.

Il riferimento è segnatamente alla scala mobile di via Cimarosa - puntualizza Capodanno -, dal momento che la scala mobile di via Morghen continua a rimanere chiusa, essendo ancora in corso i lavori di manutenzione straordinaria, benché nei giorni scorsi si fosse diffusa la notizia che il 6 dicembre avrebbe ripreso a funzionare.

Che dire poi del caos generato dal traffico – afferma Capodanno -. Bisognava prevedere, proprio in virtù dello sciopero, un potenziamento della presenza dei vigili urbani. Invece di vigili se ne sono visti davvero pochi e quindi il quartiere è andato in tilt, specialmente all’uscita dei ragazzi dalle scuole, visto che i genitori, in molti casi, sono dovuti accorrere in loro soccorso, con le proprie autovetture, per riportarli a casa.

Una giornata da dimenticare – conclude Capodanno – e non solo per il fermo degli impianti ma anche per la palese ennesima dimostrazione della disorganizzazione che regna negli uffici che dovrebbero assicurare la riduzione del disagio in occasione degli scioperi che coinvolgono servizi pubblici essenziali, come il trasporto.