Coronavirus, caso sospetto in Campania. Ricoverato al Cotugno

Era rientrato da 10 giorni da Pechino. Era stato per un mese nella provincia di Hubei

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In nottata è stato registrato al Cotugno un nuovo ricovero per una sindrome influenzale sospetta. Nel laboratorio diretto da Luigi Atripaldi si stanno eseguendo le analisi con i kit arrivati 4 giorni fa, che consentiranno di escludere il contagio da coronavirus. Operazioni che sono in corso e mirate ad escludere ogni rischio. 

Il paziente accusava al momento del ricovero febbre tosse e dolori addominali, era rientrato da Pechino da 10 giorni dopo aver trascorso un mese nellla provincia del Hubei. Intanto i kit erano già stati utilizzati in fase di prova risultando efficaci a rilevare la presenza del virus. Strumentazioni efficaci e risolutive per escludere e appurare ogni eventuale rischio.

Intanto dallo Spallanzani è stato isolato il virus, da un team di tre dottoresse meridionali, tra queste una campana. Si chiama Maria Rosaria Capobianchi è di Procida ed è la direttrice del Laboratorio di Virologia dello Spallanzani. Grazie al lavoro delle tre dottoresse ora più facile studiare una terapia adeguata.

“Un passo fondamentale per tutta la comunità scientifica che consentirà di accelerare la ricerca per il contrasto a questa malattia. L'Italia ha uno dei servizi sanitari migliori del mondo e lo ha nuovamente dimostrato", il commento del Ministro della Salute Roberto Speranza. 

Intanto sempre a Napoli esplode la rabbia dei residenti di corso Arnaldo Lucci trasformata, ormai, in una zona a “luci rosse” a causa delle prostitute cinesi . La strada che collega via Marina alla stazione centrale, in piazza Garibaldi, si è trasformata, negli ultimi anni, in una vera e propria “Chinatown” del mercato del sesso. C’è chi non nasconde la paura che possano essere portatrici del coronavirus. E scatta la petizione popolare per allontanare le donne. La psicosi è diffusa come l’intolleranza in città. Negozi e megastore dei cinesi vengono disertati dai napoletani.