Melito: il sindaco Amente ucciso dal Covid-19

Il primo cittadino si è spento questa notte, era del 1951, probabilmente si è contagiato al Comune

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Melito di Napoli.  

Il sindaco di Melito, Antonio Amente è morto oggi nell’ospedale di Giugliano in Campania, era stato ricoverato in ospedale perché affetto dal Covid-19.

Amente, che lascia una moglie e due figli, era nato a Melito il 22 giugno del 1951, è stato più volte sindaco del suo comune, eletto l’ultima volta nel 2017.

Il primo cittadino era ricoverato presso l'ospedale di Giugliano in Campania dallo scorso 9 novembre, come aveva annunciato sulla sua pagina Facebook l'11 novembre, per una crisi respiratoria dovuta alla positività al Covid-19. 

"Le mie condizioni sono stabili e sono monitorato costantemente dal personale medico, che mi sta assicurando tutte le cure del caso", aveva scritto invitando nuovamente i suoi concittadini ad attenersi “minuziosamente alle ordinanze e alle disposizioni in materia di Covid-19; di limitare le uscite al minimo indispensabile ed in ogni caso indossare sempre la mascherina e mantenere la distanza di sicurezza", a isolarsi e a "contattare immediatamente il vostro medico curante nel caso dovreste accusare sintomi simil influenzali".

Il primo cittadino si è contagiato, con molta probabilità, proprio al Comune, dove sono risultati positivi diversi consiglieri e alcuni membri della giunta. 

"Il sindaco ci ha lasciati - dice commosso l’assessore comunale Luciano Mottola - Era stato ricoverato 15 giorni fa dopo essere stato contagiato dal Covid. Fino a ieri sera era in condizioni stabili, che non facevano assolutamente presagire un tracollo che invece c'e' stato suppongo nella notte. Purtroppo io stesso ho poche informazioni. Non so dire se sia stato contagiato in ambiente comunale. Io stesso sono a casa da 28 giorni in quarantena e sto aspettando l'esito del tampone. Una serie di amministratori risultano contagiati. Il sindaco era una persona molto attiva, era un medico di base quindi non ha mai limitato i contatti con la gente dato che il suo lavoro non glielo consentiva. Una persona che amava stare tra la gente per contribuire con il proprio aiuto e lo ha dimostrato durante la prima pandemia".